Cronaca

Battipaglia, riconfermato il dissequestro per il lido Samoa

BATTIPAGLIA. Anche la Cassazione conferma il dissequestro del lido Samoa. Rigettato il ricorso della procura contro l’ordinanza del Riesame di Salerno che aveva dato facoltà allo stabilimento balneare di approcciarsi all’imminente stagione estiva, annullando il sequestro preventivo. Regge, quindi, la tesi difensiva dell’avvocato Amedeo Sebastiano che assiste il titolare dello storico lido, Luigi Farabella. La vicenda giudiziaria s’inserisce nell’ambito dei controlli edilizi sul litorale battipagliese fatti durante il commissariamento del Comune. Verifiche straordinarie sulla regolarità edilizi stabilimenti delle strutture operanti sul mare tra Spineta e zona Lago.

Nell’ambito di tali controlli la polizia locale e l’ufficio tecnico comunale riscontarono delle irregolarità nel procedimento di rilascio di titoli concessori. In altri termini le autorizzazioni sarebbero state viziate da presunte irregolarità. Su tutte fu evidenziata l’assenza del parere paesaggistico, trattandosi di una costruzione a pochi metri dal mare. Tra luglio e settembre di due anni fa, lo stabilimento della famiglia Farabella fu interessato da una serie di provvedimenti dell’ufficio tecnico comunale. In particolare dal Comune fu emessa un’ordinanza di demolizione per alcune opere abusive, per effetto delle quali scattò anche la procedura di decadenza delle concessioni demaniali (due quelle rilasciate alla società titolare del lido). Il sopralluogo effettuato dalla polizia locale riscontrò delle anomalie rispetto ai permessi concessi dall’autorità marittima.

C’è stata un’appendice giudiziaria anche davanti al Tar che ha annullato l’ordine di demolizione e la revoca delle concessioni demaniali. Secondo la procura, inoltre, la proprietà del Samoa avrebbe acquisito il titolo concessorio in modo illegittimo. Per questa ragione era stato disposto il sequestro preventivo e per il quale si è arrivato fino ai giudici capitolini per la conferma del dissequestro. Per la difesa le autorizzazioni edilizie sono ormai consolidate, quindi inattaccabili. In altri termini, il Comune si è accorto troppo tardi di presunte illegittimità. I titoli concessori contestati, infatti, sono stati rilasciati dal 1978. Nella stessa situazione si troverebbero altri stabilimenti della costa battipagliese, anche loro prese con sequestri e ricorsi.

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