Cronaca

Battipaglia, due pazienti anziane operate con l’ausilio di un visore: innovazione e futuro alla Salus

Battipaglia, innovativo intervento per il ginocchio alla Salus. Due pazienti anziane operate con l’ausilio di un visore

Innovativo intervento per la ricostruzione del ginocchio alla clinica Salus di Battipaglia. La chirurgia ortopedica guarda al futuro e non potrà più voltarsi indietro. Per la prima volta in Campania è stata utilizzata una rivoluzionaria tecnica chirurgica, basata sull’utilizzo della realtà aumentata, per effettuare interventi di artroplastica di ginocchio.

Battipaglia, innovativo intervento per la ricostruzione del ginocchio alla clinica Salus

Il professor Donato Notarfrancesco, presso la clinica “Salus” di Battipaglia, ha infatti eseguito due interventi chirurgici ultramoderni su altrettanti pazienti (due donne rispettivamente di 67 anni e 72 anni) afflitti da annosi e quasi irreversibili problemi alle ginocchia.

Il chirurgo salernitano ha operato le due pazienti con l’ausilio di un visore (smart glass NextAR) attraverso cui aveva a disposizione informazioni dettagliatissime sull’intervento da eseguire (già pianificate nella fase preoperatoria) e, grazie alla realtà aumentata “parallela”, è stato possibile personalizzare al millimetro l’inserimento della protesi, secondo l’anatomia dei pazienti.

Nello specifico, attraverso la piattaforma NextAR™️, di proprietà dell’azienda svizzera Medacta, sono stati utilizzati avanzati strumenti di pianificazione 3D basati sull’unicità dell’anatomia del paziente.

Si tratta di un sistema rivoluzionario di tracciamento degli strumenti chirurgici che si è avvalso – appunto- della realtà aumentata. Oltre a migliore la precisione e l’efficienza in sala operatoria, questa tecnologia rivoluzionaria garantisce ottimi risultati in termini di stabilità dell’arto e della sua mobilità, oltre a un minor tempo di recupero postoperatorio, permettendo quindi un più rapido rientro allo svolgimento delle attività quotidiane.

Dopo questi interventi a Battipaglia, si apre una nuova frontiera in sala operatoria per la cura dei problemi alle ginocchia per anziani, appassionati di sport e pazienti in generale.

L’operazione

“L’intervento è andato molto bene. Dopo aver messo gli occhiali per la realtà aumentata – ha commentato il Professor Notarfrancesco – la mia visione si è arricchita con una serie di informazioni utili sul ginocchio del paziente che mi hanno permesso di prendere decisioni in tempo reale, adattando quanto precedentemente pianificato, in modo da rendere il ginocchio ancora più stabile. È sorprendente come questa innovativa tecnologia permetta di procedere con estrema precisione e tranquillità senza dove cambiare il consolidato modus operandi”.

Maggiore stabilità dell’arto, ritrovata mobilità e tempi di recupero più brevi, dunque, ma gli effetti dell’utilizzo di NextAR™️ non sono solo questi: al centro della tecnica c’è la cura per le specificità di ogni paziente e quindi l’assoluta personalizzazione dell’intervento. “La tecnica – ha aggiunto il professor Notarfrancesco – garantisce un allineamento del ginocchio da operare prestabilito e customizzato e quindi non standardizzato”.

La tecnologia innovativa si compone di due fasi:

  • Preparazione: a partire da immagini TAC acquisite preliminarmente, vengono creati dei modelli 3D del ginocchio del paziente, che vengono utilizzati per creare il giusto planning preoperatorio, necessario al chirurgo per determinare in maniera ottimale il posizionamento dell’impianto protesico.
  • Procedura: il chirurgo indossa un paio di occhiali per la realtà aumentata (NextAR™️ Smart Glasses) che gli consentono la visualizzazione in tempo reale di tutte le informazioni utili e necessarie per l’esecuzione dell’intervento chirurgico in linea con il piano preoperatorio. Al tempo stesso sulla base dei dati che visualizza in tempo reale, può apportare modifiche in qualsiasi momento dell’intervento.

Grazie a questo sistema, è possibile inoltre valutare il comportamento dei legamenti collaterali con estrema precisione, al fine di determinare la corretta stabilità e il giusto bilanciamento del ginocchio trattato.

“L’intervento – ha concluso il professor Notarfrancesco – si esegue in anestesia spinale con l’uso della fascia ischemica. Dopo aver esposto l’articolazione, si adagiano sulle superfici ossee della tibia e del femore le mascherine preformate dalla analisi della TAC inviate al centro di raccolta dati e si controlla il preciso orientamento delle stesse rispetto al planning preoperatorio con lo strumentario dedicato”.

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