Cronaca

Battipaglia, rientrata la protesta dei migranti al Rodopa. La Prefettura chiarisce i tempi d’attesa per le richieste d’asilo

BATTIPAGLIA. Rientrata pochi minuti fa la protesta dei migranti ospitati al centro Rodopa di Battipaglia, in via Spineta. Al termine di una riunione con alti funzionari della Prefettura e della Questura di Salerno, gli immigrati hanno deciso di abbandonare lo stato di protesta e di tornare all’interno del centro.

Presenti alla riunione anche forze dell’ordine e rappresentanti sindacali.

Il nodo della questione era relativo ai tempi che devono attendere i richiedenti asilo per essere convocati dalla  Commissione Territoriale presso la Prefettura di Salerno per i richiedenti asilo. In effetti, le attese sono lunghissime e a volte gli immigrati ospitati nei centri d’accoglienza devono aspettare anche uno o due anni prima di essere ascoltati ed ottenere, eventualmente, il riconoscimento di rifugiati.

Attese snervanti per molti di loro, ma anche attese che gravano sui bilanci pubblici, considerati i costi di ogni immigrato, al giorno, ospitato nei vari centri d’accoglienza in Italia.

Nel corso della riunione di questo pomeriggio, i funzionari della Prefettura hanno rassicurato i migranti sui tempi d’attesa. Il gruppo sbarcato al Rodopa lo scorso mese di settembre dovrebbe essere al vaglio della  Commissione Territoriale entro la fine di aprile. Successivamente, si andrà per scaglioni, fino al mese di settembre.

Anselmo Botte, segretario Cgil Salerno, ha commentato che «l’intero sistema non funziona, perché prevede attese lunghissime. Il percorso andrebbe velocizzato e questo eviterebbe inutili tensioni e costi per le strutture. La protesta dei migranti ospitati a Battipaglia non è la prima in provincia di Salerno, e non sarà l’ultima».

La  Commissione Territoriale di Salerno per i richiedenti asilo politico è oberata di lavoro, dovendo considerare i rifugiati ospitati in provincia di Salerno (circa 2.700), ma anche quelli delle province di Napoli e Potenza. Un lavoro immane per la Commissione, istituita circa due anni fa. In precedenza, era attiva in Campania solo la Commissione di Caserta. Ed i tempi, ovviamente, erano molto più lunghi di oggi.


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