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Battipaglia, scandalo all’Alba Ecologia: Giampaolino sarà rimosso

BATTIPAGLIA. L’ingegnere Luigi Giampaolino sarà rimosso dal suo incarico di amministratore unico della municipalizzata Alba Ecologia. Dopo il rinvio a giudizio sull’affare degli abiti usati tra Alba e la società cooperativa G. Service, Giampaolino è diventato un personaggio scomodo per la sindaca Cecilia Francese, che ha puntato la campagna elettorale sui principi dell’etica e della trasparenza. Ieri pomeriggio la prima cittadina ha sentito telefonicamente Giampaolino per avere i dettagli su una vicenda che vede imputati, oltre all’amministratore di Alba, anche il direttore tecnico di Alba Guglielmo Guariglia, l’ex consigliere Antonio Guerra e il fratello Emilio. Al termine della telefonata, la sindaca Francese ha riunito a Palazzo di Città il suo staff, alcuni assessori e consiglieri per discutere di una vicenda delicata anche dal punto di vista politico.

Fernando Zara, alleato della prima cittadina nel corso della campagna elettorale, aveva rotto il patto con Cecilia Francese proprio a causa della sua mancata nomina nel ruolo di amministratore unico di Alba Ecologia per far posto a Giampaolino. Con la rimozione dell’ingegnere dal suo incarico, Zara potrebbe tornare alla carica. La sindaca si troverebbe di fronte a un bivio: accettare le continue richieste di Zara e nominarlo amministratore di Alba oppure reiterare il “gran rifiuto”. In entrambi i casi, la sindaca Francese si troverebbe a districare un nodo di nuove difficoltà politiche. Se la prima cittadina dovesse nominare Zara, nella famiglia politica che risiede al Comune non potrebbero sedere allo stesso tavolo l’ex sindaco e l’assessore Marco Onnembo, che ha la delega proprio alle municipalizzate e all’ambiente, per cui mantiene un costante rapporto con i vertici di Alba. Tra Zara e Onnembo non corre buon sangue e di recente, dopo un comizio tenuto dall’ex sindaco, la battaglia si è spostata sul campo giudiziario.

Nel caso in cui la sindaca Francese dovesse decidere di non nominare Zara, invece, la rottura tra i due sarebbe completa e definitiva. Il gruppo consiliare di Rivoluzione Cristiana, di cui Zara è coordinatore a livello sovracomunale, composto dai consiglieri Francesco Marino, Bruno Amendola e Valerio Longo – gli ultimi due dipendenti proprio di Alba Ecologia – potrebbe scegliere di affiancare Zara nel suo dissenso. In quel caso, oltre a perdere pezzi di maggioranza, la sindaca Francese si troverebbe a gestire il crescente peso politico del gruppo consiliare che fa capo al vice sindacoUgo Tozzi. Ma c’è anche una questione strettamente tecnica. Senza Giampaolino e dando per ardua l’ipotesi di una nomina di Zara a capo di Alba, la sindaca Francese dovrà cercare altrove una figura professionale e valida a cui affidare le sorti della municipalizzata. Nella delicata fase di riorganizzazione della macchina comunale, con le nomine di nuovi dirigenti e funzionari, la prima cittadina dovrà capire anche come governare una municipalizzata che oggi garantisce al Comune una miriade di prestazioni essenziali.

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