Politica

Battipaglia, tagli indennità della Francese: la proposta dei dissidenti

BATTIPAGLIA. I dissidenti della maggioranza di Battipaglia hanno presentato una mozione per il taglio delle indennità per il sindaco, vicesindaco, gli assessori e il presidente del consiglio comunale.

Ieri mattina infatti, è stato protocollato un documento con cui Cappelli, Cappuccio, Salvatore, Amendola, Marino, Longo, Zaccaria e Sagarese hanno chiesto all’amministrazione di dimezzare le indennità per sindaco, vicesindaco, assessori e presidente del consiglio comunale, nonché il gettone di presenza per i consiglieri.

«In un momento di crisi economica come l’attuale, il sacrificio anche degli amministratori comunali attuato con una riduzione dell’indennità – si legge nella mozione – oltre ad assicurare servizi indispensabili per la collettività, sarebbe percepito come quel tanto richiesto taglio dei costi della politica».

Una proposta che era stata fatta già più volte in Consiglio comunale, in particolare dal consigliere D’Acampora.

Se la minoranza dovesse essere solidale con i dissidenti, il governo di Cecilia Francese potrebbe trovarsi in minoranza e la proposta potrebbe essere applicata.

In tal caso questi sarebbero i tagli:

  • Cecilia Francese, che finora ha ricevuto 3.718,49 euro, passerebbe a 1.859,25 euro;
  • Il vicesindaco, Ugo Tozzi, passerebbe da 1.394,44 euro ricevuti fin oggi, a 697,22 euro;
  • I cinque assessori e il presidente del consiglio, che finora hanno ricevuto 2.231,10 euro, passerebbero a 1.115,55 euro al mese.

In totale, secondo quanto riporta Il Mattino, ogni mese il Comune spenderebbe per le loro indennità 97.610,58 euro all’anno invece dei 195.221,16 euro attuali.

 

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