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Battipaglia, tour nei quartieri di Ugo Tozzi: «

BATTIPAGLIA. Prosegue il tour nei quartieri del candidato a sindaco Ugo Tozzi. Alle ore 21, l’aspirante sindaco ha incontrato i cittadini di via Olevano. «Non facciamo gli spot, non ci facciamo pubblcità come gli altri. Siamo presenti sul territorio, con i comizi di quartiere. Il nostro non è il libro delle favole ma delle cose concrete» ha dichiarato Tozzi che poi continua: «I progetti più importanti sono l’ex tabacchificio, del quale parleremo dettagliatamente in chiusura di campagna elettorale e il olo enogastronomico. Perché bisogna valorizzare i prodotti del nostro territorio.

Il mio invito è di ascoltare tutti i comizi, anche quelli degli altri candidati purché ci sia una cittadinanza attiva che sappia scegliere i propri candidati. Noi non promettiamo cose che non possiamo mantenere a differenza di chi, terminata la campagna elettorale, dovrà nascondersi. I cittadini stanno capendo dove sono le persone serie. Credo molto in questo progetto politico. Ho già esperienza e conosco i problemi della città. So bene come si muove la macchina amministrativa, avendo svolto il ruolo di consgliere comunale. Verremo incontro al cittadino: dovranno venore direttamente a Palazzo di Città per capire che le cose stanno cambiando. Apriremo gli uffici in più ore e in più giorni. Il cittadino dovrà riappropriarsi di ciò che è suo: la città».

Infine Tozzi conclude con un appello alla cittadinanza: «Il 20-25% dei cittadini non sa chi votare o non andrà. A loro dico: andate a guardate le nostre liste. Liste pulite. C’è bisogno di un governo stabile. Non abbiamo promesso assessorati, vicesindaci, siamo lontani da qualsiasi compromesso. Abbiamo intervallato ogni amministrazione con un commissario. Ci vuole un governo di 5 anni. Non possiamo perdere il treno per i finanziamenti europei. Dobbiamo abbassare la tassa sulla spazzatura. Per differenziare meglio e chi lo fa deve pagare di meno. Spero che il 5 giugno il popolo battipagliese sappia scegliere per cambiare il futuro di questa città. Sono il più giovane aspirante alla carica di primo cittadino ma anche il più indignato perché molti miei amici sono stati costretti ad emigrare. Ripeto, il nostro non è il libro delle favole, ma della realtà».

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