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Battipaglia, un nuovo canile comunale col tesoretto dei mutui

BATTIPAGLIA. Si torna a parlare della costruzione di un canile comunale a Battipaglia. L’amministrazione comunale potrebbe utilizzare a tale scopo una parte del tesoretto rinvenuto nelle ultime settimane tra i fondi non utilizzati per opere pubbliche negli anni passati, pari a circa due milioni 600mila euro. Il progetto è presente da tempo nei programmi comunali e nei proclami elettorali, al punto che nel 2003 fu oggetto di polemiche e di un contenzioso amministrativo terminato nel dicembre 2004 a favore del Comune di Battipaglia.

Da circa due anni, i cani randagi accalappiati sul territorio comunale vengono trasferiti presso il canile Green Park srl di Torre del Greco, in provincia di Napoli. Nell’ultimo decennio, il servizio è stato svolto, per conto del Comune, anche da altri canili tra Montecorvino Rovella e la Calabria. Con una spesa annuale per l’ente, in media, di circa 200mila euro. Nei programmi triennali delle opere pubbliche, negli ultimi dieci anni, la realizzazione del canile è stata sempre inserita tra i progetti prioritari delle varie amministrazioni comunali, sia ordinarie che straordinarie. Il costo previsto, stando agli ultimi progetti, è di due milioni 250mila euro.

Il sindaco Giovanni Santomauro, cinque anni fa, abbozzò un piano per realizzare il canile con fondi privati, scovando anche una società interessata a condividere il progetto con il Comune di Battipaglia. Un’idea svanita insieme a quell’amministrazione, nel 2013. Più volte la politica, negli anni, si è mossa a favore dell’idea di costruire un canile a Battipaglia. Nel 2005, Salvatore Anzalone, allora consigliere dei Ds, dichiarò che «ci ritroviamo con l’ennesimo grosso progetto approvato del canile e con l’obbligo del Comune di sostenere l’ennesima spesa, quella per l’affidamento del servizio per i cani randagi a terzi, che in un momento di difficoltà economica come quello che viviamo sembra davvero inutile. Considerando che nel nuovo bilancio ci sono stati anche dei tagli al settore sociale, vorremmo vedere questa opera realizzata».

Nel 2011, l’allora segretario cittadino di Italia dei Valori, Maurizio Mirra, presentò al dirigente del settore tecnico comunale Pasquale Angione una bozza di progetto, chiedendo all’ente di mettere a disposizione un terreno. Anche in quell’occasione, l’utopia rimase tale. Oggi, con il tesoretto ritrovato dall’amministrazione comunale, il progetto potrebbe divenire finalmente realtà. Consentendo al Comune di risparmiare i soldi necessari per affidare i cani randagi a canili sparsi nel Sud Italia.

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