Politica

Battipaglia, Vincenzo Spinelli lascia il Pd

BATTIPAGLIA. Il vicesegretario del Pd di Battipaglia, Vincenzo Spinelli, lascia il partito. In seguito alla lista, pubblicata in esclusiva dal nostro quotidiano, che ha fatto luce sul reale numero di iscritti al Pd, Spinelli ha deciso la fuoriuscita. Tramite una nota stampa, l’ormai ex vicesegretario fa sapere che «alla luce degli ultimi eventi che si sono succeduti all’interno del Partito Democratico, nazionale e ancor di più provinciale, rilevo con enorme sofferenza che non ci sono più le condizioni per proseguire un percorso all’interno di questa comunità. In questi anni le politiche del governo Renzi hanno contribuito a scavare una profonda frattura tra il PD e quei milioni di donne e uomini che guardavano al Partito Democratico con entusiasmo e speranza».

«La situazione del partito Provinciale rispetto al circolo di Battipaglia, invece, è rappresentata da uno scenario nettamente peggiore che va dalle amministrative alla nota vicenda delle 400 e passa tessere, senza che nessuno, ne gli organi preposti e ne gli eletti nelle liste del PD, avesse mai preso posizione della difesa delle regole contro il delirio politico imposto da Via Manzo. In un orizzonte temporale che va dal post amministrative Battipagliesi, con una minaccia di un commissariamento che non è mai avvenuto, isolati totalmente, nella campagna referendaria, nella battaglia per inserire Battipaglia nell’area di crisi e nelle altre decine di iniziative svolte con notevole successo rispetto al territorio; fino ad arrivare – prosegue Spinelli – alla cronaca dei nostri giorni quando dopo che al circolo di Battipaglia sono state negate in tutti i modi le tessere, improvvisamente dopo il giorno 28 febbraio il colpo di scena: la moltiplicazione dei pani dei pesci e delle tessere, aggiungendo dal nulla, alle tessere fatte con sacrificio sotto i gazebi, ulteriori 200 e passa iscritti, tra cui figurano alcuni nomi che rappresentano un centrodestra storico a Battipaglia, altre che hanno rinnegato il PD candidandosi altrove. Ovviamente sono in corso una serie di verifiche e spero vivamente nel caso fossero riscontrate irregolarità se ne occupino gli organi preposti ma singolare è anche il fatto che per la prima volta nella storia del PD Battipagliese che i nomi degli iscritti sono stati consegnati alla stampa prima che al segretario del Circolo.

Purtroppo nel “sistema PD”, di Sinistra, non Vi è rimasto nulla e tutto questo, per chi ha fatto della solidarietà e dell’impegno sociale una mission, è intollerabile. Venendo da una famiglia operaia dove i valori del socialismo Pertiniano venivano insegnati come la grammatica e la religione, trovare un agibilità politica in questo momento nel PD è una chimera, Un ultimo pensiero va al gruppo dirigente del circolo di Battipaglia che sono stati dei compagni di viaggio fantastici, alle 23 persone della lista delle amministrative, non segretari provinciali, che ci hanno messo la faccia in un momento molto particolare della storia Battipagliese, a tutti loro vorrei dire che anche se qualcuno ci ha definiti il nulla, fare parte del nulla è stato entusiasmante, questo è il nulla che dopo la vicenda scioglimento a ricostituito un quadro politico in città accettabile, ha fatto le primarie con le regole del PD portando a votare 5500 persone senza inconveniente di sorta, è stato fedele al risultato delle primarie sostenendo Enrico Lanaro fino alla conta dell’ultimo voto nelle urne, ha optato per la libertà di arbitrio in un ballottaggio che da un lato vedeva Forza Italia e Fratelli d’Italia e dall’altra un candidato che per anni nel suo manifesto elettorale era ritratto con Silvio Berlusconi, questo nulla ha fatto campagna referendaria e decine di iniziative in assoluto isolamento ed ha fatto i gazebo per le adesioni. So che le nostre strade si riuniranno, ma al momento il PD non è la mia casa.

Pertanto, per questi motivi ufficializzo, la mia fuoriuscita dal Partito Democratico per aderire ad “Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista” ed invito chi ancora crede che la politica si debba occupare prima dei più deboli, del lavoro e dell’uguaglianza tra i cittadini a fare un’attenta riflessione sul proprio impegno politico. Migliaia di iscritti, elettori e simpatizzanti mi hanno preceduto, tanti altri spero mi seguiranno nei prossimi mesi. Sento il dovere di tornare tra le fila di quelle persone che oggi non si sentono rappresentate interpretandone bisogni e speranze» conclude l’ex vicesgretario.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio