Cronaca

Bellizzi, lettera alla redazione: “il sindaco aveva promesso di aiutare ogni cittadino, ma i buoni spesa non sono per tutti”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera da parte di un cittadino di Bellizzi, che protesta in merito alle modalità di distribuzione dei buoni spesa per il coronavirus.

Bellizzi, lettera di un cittadino sulla questione dei buoni spesa per il coronavirus

“So che sono stati stanziati dei fondi come buoni spesa dallo Stato per l’emergenza coronavirus, destinati ai vari comuni. Io vivo a Bellizzi e so che qui sono stati assegnati 125mila euro per aiutare le famiglie in difficoltà economia. Il sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe, ha deciso di far valere l’Isee del 2019 e il buono spesa spettava a chi non aveva superato la soglia dei 15mila euro. Dopo le lamentele di alcuni cittadini, il sindaco Volpe ha cambiato idea ed ha deciso di assegnare dei fondi anche a chi superava la soglia dei 15mila euro, anche se questi prendevano qualcosa in meno.

Tuttavia, il sindaco Volpe non ha mantenuto la parola e i buoni li ha dati solo a chi diceva lui. Sono state tagliate fuori delle persone che avevano delle attività chiuse, come un bar. E questo solo perché avevano un reddito superiore ai 15mila euro.

Ma l’emergenza è ora, non l’anno scorso! Eppure il sindaco Volpe ha detto pubblicamente che nessuno sarebbe stato abbandonato. Ma il resto dei soldi che non ha dato ad altre persone, dove vanno a finire?”.


Si tratta di una lettera recapitata alla nostra redazione, che pubblichiamo integralmente e senza modifiche da parte di questo giornale.

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