Cronaca

Bimba uccisa a Roccapiemonte, il padre risponde ai giudici “Maria non era mia figlia”

Bimba uccisa a Roccapiemonte, l’interrogatorio del padre, Massimo Tufano, “Maria non era mia figlia”. I due coniugi, secondo il racconto dell’uomo, si erano lasciati ed erano tornati insieme a gennaio, ma tra loro non c’erano rapporti intimi. È quindi plausibile che la piccola non fosse biologicamente figlia del marito di Margherita Galasso.

Bimba uccisa a Roccapiemonte, l’interrogatorio del padre

Difeso dagli avvocati Michele Tedesco e Antonio Lauro, l’uomo ha parlato del rapporto difficile con la moglie, e dei problemi psichiatrici della donna, con tanto di prove documentate e referti medici.

Stalking

Un rapporto difficile dunque, tanto che la donna era stata denunciata dal marito stesso, per stalking. Dopo questa denuncia l’uomo, insieme al figlio, si era trasferito in un’altra casa, ma a gennaio erano tornati insieme. Ma ormai qualcosa si era incrinato, anche nell’intimità, tanto che i due, sempre secondo il racconto dell’uomo, non avevano rapporti. Per questo, secondo Tufano, la bimba potrebbe non essere sua figlia.

Per avvalorare la sua affermazione, è stato richiesto un esame del Dna,  ma l’uomo ha ribadito di non essersi accorto che la moglie fosse incinta. Intanto, per Margherita Galasso, è stato confermato il carcere: la donna verrà trasferita una volta dimessa dall’ospedale Umberto I dove è ricoverata.

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