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Burnout: quando il lavoro diventa psicologicamente usurante

A ciascuno di noi sarà capitato di vivere giornate lavorative stressanti, ma che fare se questo stato d’animo diventa cronico?

Che il lavoro sottoponga a stress, questo si sa: non a caso nella saggezza dei dialetti meridionali è chiamato “fatica”. A ciascuno di noi sarà capitato di vivere giornate lavorative stressanti, ma che fare se questo stato d’animo diventa cronico? Che fare se ci si sente perennemente irritabili o senza energie o demotivati rispetto al proprio impiego? E se al solo pensiero del proprio capo o dei propri colleghi si passano notti insonni? In tutti questi casi si può parlare di burnout, un termine mutuato dall’inglese che si usa per indicare il crollo psicologico dovuto al lavoro. Questa condizione può avere un impatto significativo sulle relazioni e sulla vita in generale. Il burnout, tuttavia, non è inevitabile: si tratta di una risposta allo stress cronico e può essere evitato se si è aiutati da uno psicologo. La cosa può sembrare eccessiva o spaventosa, ma oggi esistono forme di supporto sempre più utilizzate, anche affidandosi a piattaforme online come quella dei Serenis, che permette di trovare e consultare direttamente online i migliori psicologi di Salerno (e non solo).

psicologo
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Quali sono le cause e le conseguenze?

Le cause del burnout sono diverse e possono essere molto varie. Certamente un carico di lavoro eccessivo, un ambiente poco stimolante o la mancanza di supporto da parte dei colleghi possono essere delle possibili cause scatenanti. La conseguenza più frequente è avere un blocco nella propria produttività, in cui non si è più in grado di svolgere le attività quotidiane in modo efficace. Se non viene trattata questa patologia può avere conseguenze negative anche sulla salute fisica e mentale della persona interessata. Nei casi più estremi, può portare a depressione, malattia e persino al suicidio. I più colpiti in genere sono coloro che lavorano a stretto contatto con gli altri, come medici, insegnanti, operatori sociali e così via.​​

Come riconoscere i segnali di burnout sul lavoro

Sono diversi i segnali che indicano un probabile burnout. Tra questi il più frequente è la stanchezza cronica, una spossatezza che non passa con il riposo e che si prolunga nel tempo. Insomma chi soffre di questa condizione spesso si sente sempre stanco, anche quando si è appena alzato. Un altro campanello d’allarme è la mancanza di interesse e motivazione nel proprio lavoro, insomma una generale apatia. Inoltre le persone che soffrono di questa condizione hanno difficoltà a concentrarsi e a portare a termine i propri compiti, hanno una bassa autostima e una costante sensazione di non essere utile al proprio e di non farcela. Questa condizione può portare alla depressione e all’isolamento sociale. Infine vi sono anche possibili sintomi fisici come come mal di testa, dolori muscolari, problemi digestivi, tachicardia, attacchi di panico e insonnia.

Prevenire il burnout: cosa fare e cosa non fare

Prevenire questa condizione è possibile se si seguono alcune semplici regole. Innanzitutto, è importante imparare a gestire lo stress. Questo significa imparare a riconoscere i propri limiti e a non superarli. In secondo luogo, è importante fare regolarmente attività fisica e concedersi del tempo per il relax. Infine, è importante circondarsi di amici e familiari che siano comprensivi e sostenitivi. Seguire questi consigli può aiutare a prevenire l’esaurimento da lavoro e a mantenere un buon livello di salute.

Come influisce nella vita privata?

Il burnout può avere un impatto negativo sulla vita privata di una persona, rendendole difficile gestire relazioni intime e sociali. Chi ne soffre spesso si isola dal mondo esterno, perché ha paura di non essere in grado di affrontare le proprie responsabilità. Se non trattata questa patologia si estende anche al tempo extralavorativo e può avere un impatto negativo sui rapporti con la famiglia e con gli amici.

In conclusione è bene sottolineare che nei casidi maggiore impatto sulla qualità della vita, l’aiuto di uno psicologo può rivelarsi determinante per poter migliorare la propria condizione di vita. Un professionista sarà in grado di aiutare a comprendere meglio la condizione e potrà fornire gli strumenti necessari per superarla. Verrà inoltre insegnato come gestire lo stress e le emozioni, in modo da evitare che il burnout diventi un problema cronico. Il trattamento è spesso individuale, ma in alcuni casi può essere utile anche la terapia di gruppo. In ogni caso, con il giusto aiuto e supporto, è possibile superarlo e tornare a vivere una vita serena e piena.

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