Cronaca

In provincia di Salerno è caccia al tampone: file chilometriche e medici aggrediti

I tamponi eseguiti su persone in quarantena o contatti diretti di positivi: ma la psicosi dilaga

I tamponi andrebbero eseguiti unicamente su persone che sono in quarantena, perché contatti diretti di positivi, oppure  persone che presentano sintomi riconducibili al covid. Invece si moltiplicano le persone che chiedono il tampone, pur non avendo sintomi o non essendo entrate in contatto con positivi, e la psicosi dilaga. Caccia ai tamponi, file immense e aggressioni ai medici dell’Usca nell’area dedicata allo screening allestita a Sarno.

Caccia ai tamponi: aggressioni ai medici Usca a Sarno

La postazione dell’Usca (Unità Speciale di Continuità Assistenziale) allestita nell’area mercatale di Sarno, e serve oltre Sarno, anche Pagani, San Valentino Torio, San Marzano sul Sarno, è diventata teatro di violenze e aggressioni ai medici, da parte di persone che, pur non essenso state inserite nelle liste di prenotazione, pretendono di effettuare il test.

Chi può chiedere il tampone?

Il tampone di controllo viene richiesto espressamente dal medico curante se l’assistito presente sintomi riconducibili al covid, oppure la persone è stata in contatto con un positivo. Un concetto che sembra non essere arrivato alla gente, che ogni giorno si reca alla postazione Usca e insiste per avere il tampone. E se il medico rifiuta, volano parole grosse, e si arriva anche alla violenza.

Parla il sindaco Canfora

Ieri l’ultimo intervento di Carabinieri e vigili urbani a Sarno, chiamati per ristabilire la calma dopo che si era verificato l’ennesimo episodio ai danni di un medico dell’Usca. Il sindaco di Sarno Giuseppe Canfora condanna la violenza, senza mezzi termini, e invita al buon senso “Stigmatizziamo e condanniamo ogni atteggiamento minaccioso ed aggressivo verso i nostri medici. Abbiamo attivato subito l’Usca, mesi fa, siamo stati tra i primi comuni ad avere sul nostro territorio un servizio indispensabile in un momento critico. Ci sono medici di grande professionalità e competenza, seguono i protocolli con rispetto, forniscono l’assistenza domiciliare alleggerendo il carico per gli ospedali e garantendo supporto ai pazienti. È necessario collaborare con rispetto, serietà e responsabilità. Non bisogna recarsi e mettersi in fila per i tamponi se non si rientra nella casistica che lo richiede”.

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