Cronaca

Cade da barella e muore, la denuncia dei figli: «Non è stato legato»

MERCATO SAN SEVERINO. «Mio padre non era obeso come hanno voluto far credere. Pesava 95 chili a fronte di oltre un metro e 80 di altezza. La verità è che era intubato e non cosciente, perché in coma farmacologico, quindi andava legato alla barella. Cosa che, invece, non è stata fatta. C’era mio fratello presente, è testimone oculare».

A dirlo uno dei figli dell’uomo di 75 anni originario di Cava de’ Tirreni e residente a Castel San Giorgio, deceduto il giorno dopo essere caduto da una barella mentre veniva trasportato da un reparto all’altro dell’ospedale “Fucito” di Mercato San Severino.

Cade dalla barella e muore in ospedale

Il paziente era dializzato e il personale della struttura, per effettuare un monitoraggio più accurato, aveva ritenuto opportuno trasferirlo al reparto di rianimazione. Durante il trasporto, la barella si è improvvisamente spezzata e l’uomo avrebbe battuto la testa a terra. In quel momento era presente anche un familiare.

La denuncia dei familiari

L’uomo era già in gravi condizioni prima della caduta e gli esami successivi all’incidente, non avrebbero evidenziato ripercussioni. Eppure la famiglia ora vuol vederci chiaro e capire.

Secondo la famiglia la caduta potrebbe aver dato un colpo di accelerazione ad una condizione fisica già precaria, ma si attendono gli esami istologici – che saranno pronti per settembre – prima di avere risposte concrete.

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