Cronaca

Costiera Amalfitana, caduta massi nel Comune di Furore

Costiera Amalfitana, caduta di massi nel territorio di Furore: le forti piogge di queste ore hanno provocato il crollo

Costiera Amalfitana, caduta di massi nel territorio di Furore. Le forti piogge di queste ore hanno provocato il crollo di alcuni massi sulla statale 366 Agerolina. Dopo le ore 12 pietre di cospicue dimensioni si sono staccate dal costone prospiciente la strada e sono piombate sull’asfalto su cui, fortunatamente, non vi erano veicoli in transito.

Costiera Amalfitana, caduta massi nel Comune di Furore

Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco del distaccamento di Maiori col Sindaco locale. Per ragioni di sicurezza, è stata interdetta l’arteria al traffico veicolare. Incaricata un’impresa specializzata per un primo sopralluogo che dovrà provvedere alla bonifica del costone attraverso l’ispezione, la pulizia della vegetazione e l’eliminazione dei corpi in bilico per la messa in sicurezza. La strada di accesso alla costiera da Agerola resterà chiusa.

Cedimento di una strada a Scala

Sempre in costiera Amalfitana, a Scala, si registra il cedimento di parte di una strada interna, via Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, che raggiunge abitazioni periferiche e terreni agricoli. Il sindaco Luigi Mansi ha disposto, per ragioni di sicurezza, la chiusura del tratto franato, chiedendo l’intervento della Protezione civile regionale. Alcune famiglie sono attualmente isolate.

L’appello del Sindaco di Nocera Inferiore

Il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, avvisa la popolazione che “con comunicazione della sala operativa della Regione è pervenuto l’aggiornamento per la classe di rischio VI per frane e colate di fango con stato di allerta ‘attenzione’ e che permane la condizione di criticità arancione per il territorio comunale sino alle ore 18,00 di domani 28 novembre”.

L’invito ai cittadini

Da qui, il primo cittadino invita la popolazione “a tenersi a distanza dai corsi d’acqua, a non sostare nei pressi degli stessi, né ai piani terranei o in zone sottoposte agli stessi, né in abitazioni prospicienti ai corsi d’acqua, e comunque assuma condotte di prudenza, e distanziamento dagli alvei. Per le zone montane, pedemontane e collinari – aggiunge – la popolazione è invitata a prestare la massima attenzione, stante lo stato di attenzione per il rischio frane e colate di fango”.

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