Curiosità

Caggiano e il diritto sulla Patrona della Lucania, la Madonna Nera di Viggiano

Viaggiano, paese in provincia di Potenza, custodisce una statua molto preziosa per tutti i Lucani la Madonna Nera di Viggiano. La magia che accompagna la Madonna di Viggiano incantò anche Carlo Levi che la citò nel suo famoso libro “Cristo si è fermato a Eboli”

La relazione fra Caggiano e Viggiano

Si racconta che la statua della Madonna Nera fu ritrovata in una notte del 304 d.C. da un pastorello Caggianese. Mentre pascolava il suo gregge notò alcuni lampi di luce sul Monte di Viggiano, incuriosito giunse sul posto e nel terreno intravide una statua lignea ricoperta di oro zecchino.

I paesani del Val D’Agri, confinanti con il monte, Viggiano, Marsicovetere e Calvello, non riuscendo a trovare un accordo costruirono tre porte, ognuna portava verso un lato del monte, la mattina seguente trovarono la statua rivolta verso Viggiano.

A Viggiano fu costruita una chiesa e sul monte dell’Appennino a 1725 m, sopra Val D’Agri.

La storia è ben diversa dalla leggenda raccontata, parla di invasioni Saracene, dei monaci che nascosero la statua sul Monte di Viggiano per sfuggire alle incursioni, delle persecuzioni e della distruzione di Viggiano. Quasi nessuno racconta questa verità, alla fine ognuno in cuor proprio vuole credere alla leggenda del pastorello di Caggiano.

Lungo il percorso della processione sono distribuiti dei “poggi” quadranti di marmo che servono per appoggiare la statua e raccogliere i fedeli in preghiera. A ogni poggio c’è una sorta di staffetta che alterna i paesi CaggianoMarsicovetere e Calvello a portare la Madonna. I Viggianesi dal Monte al torrente Alli devono condividere la statua con i paesi presenti al ritrovamento.

Il diritto di Caggiano nel cerimoniale

I Caggianesi hanno mantenuto nei secoli un fortissimo legame con la Madonna, tanto che secondo un rigidissimo cerimoniale hanno il diritto di portare la statua, per un tratto di strada. Ai portatori della statua di Caggiano viene consegnata la Madonna sul ciglio del Santuario del Monte, questo è l’unico paese a cui Viggiano concede di portare la statua prima di scendere a valle, attendono impazienti come si attende la propria amata. Si dice che anche la Madonna abbia sempre riconosciuto la fede dei Caggianesi, nel tempo non sono mancate le tensioni nei istanti di euforia, se ai Caggianesi non viene concesso di aprire la strada si racconta che la statua diventa peso immobile.



Dopo la messa celebrata nella piazza di Viggiano la Madonna viene accompagnata nella chiesa del paese, un altro momento pieno di emozione giunge quando la Madonna, portata dai Viggianesi, si ferma davanti la casa dei Caggianesi, una forma di amicizia che i due paesi hanno modo di scambiarsi. La fatica il sudore vengono dimenticati è impossibile non emozionarsi in un momento inteso, come quando una madre strige forte i suoi figli.
Il suono delle ciaramelle, degli organetti, delle zampogne fanno da cornice a questa suggestiva tradizione che dura da millenni.

Il culto della Madonna è sentito anche dai paesi fuori dalla Basilicata. Oltre dieci diocesi partecipano a questa festa dalla Valle del Sele alla Piana di Metaponto, dal Vallo di Diano a quello del Basento, dalle coste del Tirreno a quelle dello Jonio, migliaia e migliaia di pellegrini provenienti da centinaia di paesi. La statua ha spesso lasciato Viggiano per far visita ai paesi in particolare a Caggiano.



La statua di oro zecchino

La statua della Madonna Nera di Viggiano è custodita in una teca di legno e durante le due processioni, la prima Domenica di Maggio da Viggiano al Monte, l’altra la prima domenica di Settembre è accompagnata dalle autorità governative ma soprattutto è accompagnata dal popolo con suoni e canti tradizionali.
La statua è interamente rivestita d’oro zecchino, fuorché i volti, le mani e i piedi. Richiama fortemente l’icona bizantina Nikopoia; seduta in trono e con il Bambino Gesù in braccio hanno entrambi in mano un globo, la Madre nella mano destra e il figlio nell’altra, i lineamenti ricordano fortemente i volti ritratti nelle icone bizantine.



Nel 1890, papa Leone XIII incoronò la Madonna del Monte di Viggiano “Patrona e Regina della Lucania” L’investitura fu ricordata da papa Paolo VI nel 1965 e nel 1991 Papa Giovanni Paolo II ne ricordò il centenario.



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