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Camerota, la Corte d’Appello: “il consigliere Saggiomo ineleggibile”

CAMEROTA. Il consigliere comunale Giancarlo Saggiomo era ineleggibile. Lo afferma la Corte d’Appello di Vallo della Lucania, che ha respinto il ricorso presentato dal consigliere di Camerota avverso la sentenza di primo grado del Tribunale che ne aveva già dichiarato l’ineleggibilità.

Corte d’Appello: “il consigliere Saggiomo ineleggibile”

Alle elezioni amministrative di Camerota nel 2017, Saggiomo era stato eletto nella lista “Camerota riparte”, all’opposizione. La sue ineleggibilità era stata già sollevata nel corso della prima seduta del consiglio comunale  della nuova amministrazione guidata dal sindaco Mario Scarpitta. Saggiomo era stato allontanato dall’assise ed era così iniziata la battaglia giudiziaria.

Perché Saggiomo è ineleggibile?

Saggiomo è ineleggibile per il suo ruolo di presidente del consiglio d’amministrazione della Calanca s.r l., società costituita per la gestione di servizi di pubblica utilità di cui l’ente comunale detiene il 51% del capitale.

La battaglia giudiziaria

Lo scorso 13 settembre il Tribunale di Vallo della Lucania aveva accolto le tesi dell’amministrazione Scarpitta, rappresentata dall’avvocato Mariangela Agresti, dichiarando il consigliere ineleggibile.

Ieri, 28 agosto 2018, anche la Corte d’Appello di Salerno ha rigettato totalmente l’impugnazione dei legali Brancaccio, Verde e D’Angiolillo, rappresentanti Saggiomo. L’amministrazione Scarpitta, ancora nella persona dell’avvocato Agresti, ha dunque avuto la meglio anche nel secondo grado di giudizio.

All’ex consigliere rimane ora la possibilità di ricorrere in Cassazione.


Fonte: infocilento

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