Cronaca

Aiuti Covid alla camorra, arresti anche a Salerno | I NOMI

Camorra e aiuti Covid, arresti anche a Salerno. In azione dall'alba della Polizia di Stato e la Guardia di Finanza

Arresti anche a Salerno nell’ambito di una operazione contro l’intervento della camorra sugli aiuti economici per l’emergenza Covid. La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Firenze hanno eseguito nel capoluogo toscano e in alcune località nelle province di Salerno, Prato, Latina, Verona e Potenza, misure cautelari e perquisizioni nei confronti di 13 indagati nell’ambito di un’operazione di polizia, diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia fiorentina e coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia, con la quale è stata fermata l’ascesa di un clan camorristico e sono stati bloccati finanziamenti Covid.

Camorra e aiuti Covid, arresti anche a Salerno

I reati contestati a vario titolo sono quelli di associazione a delinquere, con l’aggravante mafiosa, finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, ricettazione, furto, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco ed esplosivi, violazione della normativa in materia di immigrazione, all’indebita percezione di erogazioni pubbliche, nonché al riciclaggio e al reimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.


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I nomi degli arrestati

Sono finiti in carcere:

  • Michele Cuomo (nato a Nocera Inferiore, 41 anni),
  • Luigi Cuomo (nato a Nocera Inferiore, 39 anni),
  • Domenico Rese (nato a Cava de’ Tirreni, 35 anni),
  • Filippo Boffardi (nato a Nocera Inferiore, 38 anni),
  • Gennaro De Prisco (nato a Nocera Inferiore, 43 anni),
  • Sabato Mariniello (nato a Nocera Inferiore, 29 anni)
  • Luigi D’Auria (nato a Nocera Inferiore, 28 anni).

Agli arresti domiciliari:

  • Michele Cuomo (nato a Nocera Inferiore, 19 anni, figlio di Luigi)
  • Vincenzo Rufolo (nato a Salerno, 50 anni)
  • Umberto Riccio (nato a Nocera Inferiore, 42 anni).

Misure interdittive per:

  • Alessandro Maltinti (nato a Firenze, 54 anni)
  • Saverio D’Antonio (nato a Nocera Superiore, 60 anni).

Indagati a piede libero:

  • Anna Fedele (nata a Nocera Inferiore, 57 anni)
  • Luigi De Rosa (nato a Nocera Inferiore, 37 anni),
  • Antonio Tegolo (nato a Battipaglia, 47 anni),
  • Diodato Civale (nato a Nocera Inferiore, 57 anni)
  • Shahin Kazi (nativo del Bangladesh, 48 anni).

I dettagli dell’operazione

Sono accusati di aver agevolato un clan camorristico operante nella provincia di Salerno i 13 indagati, questa mattina, dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di finanza di Firenze. L’attività ha riguardato anche le province di Salerno, Prato, Latina, Verona e Potenza.
Sette persone sono finite in carcere e 3 ai domiciliari. Sono stati eseguiti anche 2 provvedimenti di interdizione dall’esercizio di attività professionali, mentre, il tribunale dei minorenni ha disposto la misura del collocamento in comunità nei confronti di un minore. Per gli indagati è stato disposto anche il sequestro preventivo di conti correnti e somme di denaro.

I reati contestati agli indagati sono quelli di associazione per delinquere con l’aggravante mafiosa, ricettazione, furto, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco ed esplosivi, violazione della normativa in materia di immigrazione, indebita percezione di erogazioni pubbliche, nonché riciclaggio e reimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

Le indagini, avviate nel luglio 2020, hanno permesso di accertare la presenza a Firenze di un’associazione criminale avviata da due fratelli che si riuniva all’interno di una pizzeria dove si tenevano incontri per organizzare l’attività illegale e dove i membri del gruppo si recavano per stoccare e ricettare il provento degli illeciti.

La pizzeria era stata acquisita nei giorni segnati dall’inizio della pandemia da Covid19. Gli investigatori hanno accertato che la licenza commerciale del pubblico esercizio era stata ottenuta attraverso la presentazione di una falsa dichiarazione dei requisiti di onorabilità del richiedente, non posseduti da quest’ultimo in quanto già destinatario di una misura di prevenzione personale a suo tempo adottata dal tribunale di Salerno.

La stessa attestazione falsa era stata utilizzata affinché la società di gestione della pizzeria riuscisse ad ottenere indebitamente contributi a fondo perduto e finanziamenti con garanzia statale per 32mila euro, sfruttando le previsioni normative previste dall’emergenza per Covid 2020 in tema di misure a sostegno delle imprese in difficoltà. L’attività investigativa ha impedito che l’organizzazione potesse ottenere ulteriori erogazioni garantite per circa 90mila euro già richiesti a due distinti Istituti di credito.

I proventi delle attività illecite erano reinvestiti, sia a Firenze che a Nocera Inferiore, Salerno, e autofinanziavano il nuovo clan camorristico locale impegnato in una faida con un clan rivale, la cui violenta escalation era stata accertata nel corso delle indagini e aveva preso avvio all’atto dell’uscita dal carcere del capo clan, fratello del gestore della pizzeria fiorentina, avvenuta nel dicembre 2020.

Le numerose ritorsioni tra i clan hanno interessato anche l’area fiorentina. I componenti del gruppo avverso, infatti, inviarono a Firenze alcuni associati che piazzarono una bomba carta nei pressi della pizzeria. L’episodio risale alla notte del 23 febbraio 2021.

Tra i reati contestati al gestore della pizzeria e ad altri indagati anche quello di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In particolare, hanno tentato di far entrare illegalmente sul territorio nazionale almeno 15 cittadini stranieri, prevalentemente provenienti dal Bangladesh, ai quali hanno chiesto 1500 euro per ogni pratica di assunzione.

In pratica, il gruppo criminale aveva la disponibilità di oltre un centinaio di copie di documenti di identità di cittadini stranieri, falsi contratti di assunzione che indicavano luoghi di svolgimento dell’attività lavorativa, sia nella pizzeria, che in altri esercizi commerciali fiorentini; questi strumenti avevano la finalità di consentire la presentazione delle domande di assunzione da parte di imprenditori compiacenti di volta in volta reperiti.


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