Campania: Epatite C in aumento, stimati circa 10mila casi

L’EPATITE C IN CAMPANIA – La Campania è la regione che sta trattando il più alto numero di persone affette da Epatite C in rapporto alla popolazione: sono oltre 10mila i pazienti attualmente in cura. In termini assoluti rimane in testa la Lombardia. I nuovi farmaci permettono di curare questi pazienti, ma in virtù di questi numeri lo sforzo richiesto è notevole.

«Come in tutta Italia – spiega Antonio Chirianni, Direttore Dipartimento Malattie Infettive ed Urgenze Infettivologiche – Azienda Ospedaliera Ospedali dei Colli “Monaldi-Cotugno-CTO” Napoli – recentemente anche la Campania ha affrontato un aumento di casi di epatite A, che ha coinvolto principalmente la popolazione omosessuale, includendo anche soggetti non a rischio. Ne risultano affette alcune centinaia di persone».

IL CONGRESSO – Si apre stasera il XVI Congresso Nazionale SIMIT, che si svolge a Salerno, presso G.H. Salerno sino al 18 ottobre. Durante i lavori saranno approfonditi temi correlati alla cura e trattamento dell’HIV, casi di epatite B, l’importanza dell’aderenza ai farmaci, l’attualità con le vaccinazioni, e i recenti esempi di malaria e di chikungunya, verificatesi in Italia.

«Anche quest’anno il nostro Congresso Nazionale, in accordo con la mission della nostra Società, rappresenta un momento di confronto su tutte le tematiche e i problemi più attuali che coinvolgono la nostra disciplina a livello nazionale e, talvolta, mondiale. Fornisce un momento di riflessione tra vecchie e nuove generazioni di specialisti, non solo di infettivologi, ma di tutti i professionisti che afferiscono ad altre discipline ma che sono coinvolti in una visione moderna della gestione multidisciplinare delle infezioni».

LE ALTRE INFEZIONI IN CAMPANIA – Negli ultimi mesi si è registrato un maggior numero di casi di tubercolosi, con un aumento di circa il 15-20%.

«Molti soggetti vengono da altri paesi – spiega il Dott. Chirianni – questa patologia infatti è strettamente connessa alle condizioni socioeconomiche della popolazione e per questo è particolarmente diffusa in alcune zone dell’Africa. È presente anche in diversi paesi dell’Est e non è ancora debellata in Italia. Complessivamente, dunque, si crea un quadro preoccupante, dove il fenomeno migratorio contribuisce ad aumentare i numeri e ad acuire il fenomeno».

LE INFEZIONI BATTERICHE – Le malattie infettive sono imprevedibili, ma c’è un problema destinato ad essere al centro dell’attenzione nei prossimi mesi: le infezioni batteriche. «Le forme gravi di queste infezioni negli ospedali italiani – conclude il Dott. Chirianni – incidono nel 50% dei ricoveri in malattie infettive».

DOVE RIVOLGERSI – L’ospedale Cotugno di Napoli, destinato esclusivamente alle malattie infettive, è la principale struttura di riferimento a livello regionale. Ci sono poi le varie divisioni di malattie infettive nei vari capoluoghi di provincia oltre alle due sedi universitarie.

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