Cronaca

Capaccio Paestum, abbandono rifiuti: scoperto il responsabile

A Capaccio Paestum, i componenti dell’azienda Speciale Paistom, hanno scoperto un caso di abbandono illegale di rifiuti: smascherato il responsabile

Smascherato l’autore di abbandono illegale di rifiuti

Nella giornata di ieri, 18 giugno 2019, alle ore 20.20 circa, il comandante dei vigili urbani di Capaccio Paestum, Antonio Rinaldi, ha appreso tramite Facebook che ignoti avevano perpetrato l’abbandono di rifiuti urbani e rifiuti speciali non pericolosi all’interno dell’area pinetata adiacente la strada “Tagliafuoco” che conduce allo stabilimento balneare “Lido Brigantino”.

Questa mattina Rinaldi, insieme al geometra Gaetano Perillo e dall’operatore D’Angelo Loreto, entrambi in forza all’Azienda Speciale Paistom, si è portato sul posto per constatare quando segnalato sul social network.

Qui si è appurato che effettivamente in un’area di proprietà comunale (ex demanio dello Stato trasferito con il federalismo demaniale), sottoposta a tutela S.I.C (Sito di Interesse Comunitario) e facente parte della “Riserva Naturale Foce Sele Tanagro”, era stato perpetrato l’abbandono indiscriminato di rifiuti urbani e rifiuti speciali non pericolosi ovvero lo scarico abusivo di pneumatici, parti di lastre di lamiera per copertura, cuscini di divano, indumenti, coperte, rifiuti urbani, parti di servizi igienici, parti in plastica di damigiane in vetro, copri cerchioni di ruote di veicoli, ecc….
Rovistando tra i rifiuti sono stati rinvenuti elementi utili atti ad identificare in modo inconfutabile l’identità del mandante o trasgressore dell’atto illecito ancorché incivile. .

Inoltre, tra i rifiuti è stato rinvenuto un gruppo ottico posteriore appartenente ad un’autovettura di marca Renault.

Immediato l’intervento sul posto del Resposnabile dell’Area VIII – Ten. Antonio Rubini a cui è stato consegnato il materiale probatorio rinvenuto nei cumuli di rifiuti. Questi ha poi attivato l’iter per il proseguito gli accertamenti di rito e i pedissequi adempimenti di natura amministrativa e penale che il caso richiede, atteso che, per la natura dei rifiuti rinvenuti, vi è violazione del Testo Unico Ambientale, nonché del codice Penale giacchè trattasi di area demaniale tutelata per legge e l’abbandono dei rifiuti che ha configurato una discarica di fatto è stato perpetrato a titolo di dolo.

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