Capaccio, pedofilo affianca due minorenni e si masturba, ancora non è stato preso

CAPACCIO PAESTUM. Affianca due minorenni in bicicletta e si masturba, in auto, fino ad eiaculare.

È il racconto choc di una madre, che ha deciso di affidare a StileTV la sua testimonianza: «perché la mia coscienza mi dice di mettere in guardia altri genitori e bambine da questo depravato ancora in giro».

L’osceno episodio è avvenuto la scorsa settimana sul lungomare della Laura, a Capaccio Paestum, ma la donna ha voluto renderlo pubblico solo ora visto che il maniaco, dopo varie ricerche e passaparola, non è stato ancora identificato, nonostante la dettagliata descrizione dell’individuo fornita proprio dalla figlia e dalla sua amica, entrambe adolescenti, le quali, scioccate, hanno subito raccontato tutto.

Per tale ragione, dopo aver segnalato l’episodio ai carabinieri, la signora è venuta a trovarci in redazione per svelarci i particolari della vicenda, anche nella speranza che qualcuno possa riconoscere il pervertito, segnalarlo e farlo acciuffare: «Erano le cinque del pomeriggio circa, mia figlia ed un’amichetta, entrambe 13enni e in costume, stavano risalendo dalla spiaggia in bicicletta percorrendo uno degli spartifuoco della pineta lungo Via Poseidonia».

«All’improvviso le due ragazzine sono state affiancate da una Peugeot verde, vecchio modello – prosegue la donna palesando disagio per quanto subìto dalla figlia – questo schifoso soggetto ha sterzato per tagliar loro la strada fino a bloccarle, avvicinandosi… in quel momento, le bambine hanno notato che aveva il pantalone abbassato e che, con la mano tra le gambe, si masturbava velocemente apposta per farsi guardare, pronunciando apprezzamenti vari, fino a quando ha detto “Siete state brave, sono arrivato, ora me ne posso andare“… una vergogna, uno schifo totale, mia figlia tremava mentre mi spiegava».

Le due ragazzine, terrorizzate, sono scappate via ritornando al lido, raccontando tutto e facendo scattare una caccia all’uomo sulla costa e lungo le strade di accesso al mare, ma del pedofilo nessuna traccia. Preciso, però, l’identikit fornito: tarchiato, capelli neri folti, pelle scura, gote arrossate, parlava italiano e mostrava più di 30 anni.

La signora ci chiede di riportare tutto dettagliatamente, parola per parola, per: «mettere in guardia altri genitori e bambine, per far capire di che bastardo stiamo parlando, che deve pagare per quello che ha fatto a mia figlia, e per fargli sapere attraverso la tv che lo stiamo cercando e che se lo acchiappiamo prima dei carabinieri...».

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