Politica

Capigruppo e riduzione stipendi: Napoli in difficoltà

SALERNO. Stando a quanto riporta il quotidiano “La Città”, nonostante ci sia già aria di vacanza al Comune salernitano, ci sono alcuni conti da chiudere, questioni che alterano la stabilità della Giunta, danneggiando così il morale a Palazzo di Città. Il sindaco Vincenzo Napoli, insieme al capostaff Enzo Luciano, riunirà per l’ennesima volta i capigruppo di maggioranza. Saranno due gli argomenti messi al tavolo ed entrambi sono abbastanza spinosi: il primo riguarda principalmente le presidenze delle commissioni, c’è da calcolare il fatto che, dopo la bozza fuoriuscita dall’incontro di giovedì sera, i capigruppo hanno avuto modo di parlare con i loro consiglieri per valutare a pieno le ragioni del voto verso i nomi indicati e quest’oggi valuteranno se i nomi più “interessanti” saranno stati promossi oppure no. Il secondo, invece, è relativo alla possibilità di tagliare le indennità dei consiglieri comunali. Venne proposto, infatti, un taglio nel corso dell’ultima riunione di maggioranza fatto dai componenti dello staff del sindaco e non tutti hanno accolto tale possibilità, a meno che non ci sia un allargamento anche sei rappresentanti dell’esecutivo.

Il risparmio che si potrebbe conseguire attraverso la riduzione dello stipendio del 30% delle indennità dei consiglieri comunali, sarebbe pari a circa 115mila euro all’anno, una cifra da capogiro, secondo quanto stabilito dal previsionale del 2016, che oltretutto sottolinea che lo stipendio degli eletti arriva a circa 504mila euro netti. Senza contare altri tipi di spese che comunque ruotano attorno a questi consiglieri, nel “piano economico di gestione”, infatti, sono presenti anche 100mila euro per i rimborsi ai datori di lavoro per i permessi che dovrebbero essere elargiti agli eletti per poter partecipare alle riunioni di commissione. Altri 10mila euro rientrano tra le spese del Consiglio comunale. E ci sono anche i costi legati ai gruppi consiliari che ammontano ad una previsione di spesa di 364mila euro. Senza aggiungere anche lo straordinario che fa schizzare la cifra a poco più di 446mila euro. Ma l’elenco delle spese non terminano affatto qui, bisogna anche considerare i 101mila euro inseriti all’interno della generica dicitura “lavoro straordinario organi istituzionali” dato che i consiglieri comunale e gli assessori non percepiscono alcun straordinario.

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