Politica

Carlo Zara attacca l'amministrazione: «Delibera sui migranti inutile e molto simile a un papocchio

BATTIPAGLIA. Diventa rovente lo scontro dopo l’ultimo consiglio comunale e la questione immigrati rischia anche di spaccare la maggioranza. Dopo la seduta consiliare sulla vicenda sono intervenuti anche il Pd e l’associazione di destra Battipaglia Nostra. Secondo il segretario cittadino dei dem, Davide Bruno «chi governa si ritrova tra spinte opposte, da un lato garantire l’accoglienza al migrante che è fuggito da guerre e carestie, dall’altro lato dare risposte alle richieste di sicurezza e legalità dei propri cittadini. La nostra città, la nostra politica si può far promotore di un patto tra Comuni, da proporre e promuovere con l’Anci, affinché una rappresentanza di Regioni e Comuni sia presente nei processi decisionali del ministero dell’Interno per gestire i flussi migratori per la task force che si sta costruendo e chiedere maggiori risorse per ridurre i tempi dei richiedenti asilo e per vagliare i ricorsi».

Nell’immediato, secondo Bruno, «il comitato per l’ordine pubblico con la prefettura va richiesto in seduta periodica, così come l’organizzazione di programmi di volontariato per le attività di cura del territorio». Spiega ancora: «Nel lavoro e nella comprensione c’è l’essenza dei nostri valori. È il primo passo da compiere se vogliamo che gli interventi volti all’inclusione sociale e all’integrazione sui territori funzionino. Questa può essere l’unica risposta per non far prevalere paure e per fermare l’illegalità. Offrire un’integrazione concreta in cambio del concreto rispetto delle nostre leggi coniuga una doppia responsabilità di governo per la sicurezza e per la solidarietà». Carlo Zara, alleato della sindaca Cecilia Francese, è molto più duro. «Mentre in Italia sindaci di tutti i colori politici lanciano accuse al governo, denunciando incapacità nella gestione del fenomeno immigrazione e chiedendo interventi urgentissimi per evitare il caos sociale, a Battipaglia si vota un documento papocchio senza citare il grave fenomeno del moderno schiavismo».

Ma Zara non si ferma qui e va oltre non risparmiando la sindaca Cecilia Francese. «Vorrei ricordare ai votanti unanimi che nel 2015 in Italia si sono letteralmente volatilizzati 50mila minori, bambini che sono arrivati sulle nostre accoglienti coste e dei quali si è persa ogni traccia». Dice ancora Zara con grande durezza: «Ai votanti voglio ricordare che alla fine della procedura i profughi reali del Centro Rodopa saranno ben pochi. Il resto sarà buttato in mezzo alla strada come stracci vecchi, mentre al Rodopa arriveranno stracci nuovi. Vorrei ricordare ai votanti che mi aspetto una richiesta di convocazione del consiglio per affrontare il problema della povertà in città e gli strumenti e le strategie da predisporre per aggredire il già gravissimo fenomeno. So già che sarà un’attesa vana». Insomma, l’impressione è che dietro una unanimità di facciata sulle delicatissima questione dell’immigrazione si stia giocando una partita molto aperta anche nella maggioranza.

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