Cronaca

Carta di identità scaduta: perde la casa popolare e la riottiene solo dopo 4 anni

ANGRI. Escluso dalla graduatoria definitiva per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare del Comune di Angri perché il documento d’identità risulta scaduto, il Tar dà ragione a un cittadino e condanna amministrazione comunale.

Termina dopo 4 anni la controversia che aveva escluso dal bando un angrese che, nel 2014, aveva presentato per accedere a uno degli immobili presenti sul territorio angrese e di proprietà dell’Istituto autonomo case popolari di Salerno.

Dopo il rigetto della Seconda commissione provinciale per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale, che aveva confermato la decisione del Comune, è stata la Prima sezione del Tar Salerno (Francesco Riccio presidente, Eleonora Monica primo referendario, Fabio Maffei estensore e referendario) a ribaltare la situazione.

Il documento d’identità scaduto

Per i giudici amministrativi, infatti, il documento di identità scaduto non impedirebbe il realizzarsi dello imprescindibile nesso di imputabilità soggettiva della dichiarazione a una determinata persona fisica, come invece sostenuto dalla commissione provinciale nel primo ricorso.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio