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Carta d’identità elettronica: i cambiamenti per la nostra sicurezza

La carta d’identità elettronica (C.I.E.) è il documento che consente l’accesso ai portali di enti pubblici e privati e facilita i pagamenti elettronici. Col tempo questo nuovo strumento dovrebbe sostituire la sua versione tradizionale cartacea. Già da ora è molto richiesta, tanto che potreste avere problemi se avete quella cartacea danneggiata. Il codice presente su questa scheda ha caratteristiche precise. Per legge deve infatti essere formato da 2 sole lettere e ben 7 numeri.

La maggior sicurezza della nuova carta d’identità

Il nome del Comune rilasciante il documento e il codice sono incisi tramite laser. Tutto ciò viene realizzato per motivi di sicurezza. Altri dispositivi di sicurezza sono stati concepiti ed inseriti in questo nuovo tipo di carta, per evitare clonazioni e falsificazioni. La carta è in policarbonato e presenta uno sfondo di sicurezza, guilloches, micro scritture, ologrammi ed altro ancora.

Nonostante sia uno strumento molto innovativo, anche se abbastanza elementare (nel senso che sarebbe potuto essere fatto già da tempo), presenta alcuni problemi.

In primis, con le poste, a volte è molto problematico riceverla. In secondo luogo, invece, è uno strumento strano nelle mani di chi, come gli anziani, per una vita ha avuto la carta d’identità vecchio stile. La carta d’identità elettronica, tuttavia, ha degli indubbi vantaggi. Come l’alto livello di protezione dei dati e la difficoltà di falsificazione. In un periodo pericoloso come quello in cui viviamo, infatti, è imprescindibile.

Dove si trova il numero carta d’identità

La carta d’identità elettronica, oltre alle misure di sicurezza già elencate, come la scrittura laser, ne presenta anche altre. Nella carta è stato installato un micro processore a frequenze radio. Queste costituisce una protezione elettronica di foto, dati anagrafici ed impronte digitali del possessore. Inoltre consente l’autenticazione del documento da parte dei dispositivi preposti.

In questa maniera, dunque, si dovrà presentare la carta d’identità elettronica. Il numero della c.i.e è indicato tre volte sulla tessera.

Lo troviamo sul lato fronte alla destra della dicitura “statura”, quindi sul retro, dove è anche collocato l’ologramma metallizzato. Infine, un’ulteriore copia del codice è presente sotto forma di ologramma personalizzato, collocato sulla banda a memoria ottica.

Il documento permette il riconoscimento del singolo individuo non solo nel paese di residenza, ma anche all’estero. Per questa ragione, affinché questo processo si svolga più rapidamente, il posizionamento di dati, informazioni e dispositivi di sicurezza corrisponde a degli standard di matrice europea. In modo da creare una carta d’identità “universale”, così da semplificare anche i controlli di sicurezza.

I dati presenti sulla tessera

La carta d’identità, per essere valida, deve presentare determinati dati. Tutti quelli presenti sulla vecchia carta, ovviamente. Innanzitutto devono esserci nome e cognome del titolare della tessera. Quindi il suo luogo e data di nascita, il sesso e la sua statura. Inoltre vanno segnalati il proprio comune di residenza e l’indirizzo.

Quindi viene inserito il Comune che ha rilasciato il documento, la data di emissione e la relativa scadenza, la cittadinanza, il proprio codice fiscale e la firma del titolare. Infine va segnalato se la carta d’identità in questione è valida o meno per l’espatrio.

Inoltre, sulla carta d’identità elettronica sono presenti lo stemma della Repubblica italiana,il numero assegnato al documento, la fotografia digitalizzata del titolare, l’ologramma di sicurezza e un microprocessore con relative chiavi crittografiche tali da garantire l’identificazione del titolare della carta in completa sicurezza presso i diversi sistemi automatici.

L’utilizzo delle chiavi, infatti, è vincolato alla conoscenza del PIN. Questo va chiaramente rilasciato al solo titolare del documento. La carta d’identità elettronica può essere richiesta dai cittadini italiani, dai comunitari residenti o dagli extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno.

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