Cronaca

Caso Jolanda, il giallo del cuscino: “Tutto in faccia”

Spuntano nuovi, inquietanti, dettagli sulla vicenda della piccola Jolanda, bambina di otto mesi morta per possibile soffocamento. La madre della bambina, Imma Monti, è stata filmata ed intercettata – a sua insaputa – dalla Polizia di Nocera Inferiore mentre parlava col marito Giuseppe Passariello.

Caso Jolanda, le nuove intercettazioni

La donna, dalle intercettazioni, sembra preoccupata per il sequestro del cuscino da parte della polizia. “Tutto in faccia”, poi la mano destra si avvicina alla bocca, “come a simulare il gesto di qualcosa che si appone sul viso”. La donna chiede al marito se “doveva buttarlo” aggiungendo: “L’omicidio l’abbiamo fatto” accompagnando la frase con “uno scuotimento della testa ed uno sguardo diretto a Passariello, in tono dimesso, come a voler cercare un cenno di intesa”.

Le contraddizioni

Le risposte del padre non convincono gli inquirenti perché “numerose e contraddittorie” così come quelle della madre. La donna, nello spiegare la natura di quei segni sul corpo della figlia, aveva detto: “Quando gli dicevo di portare nostra figlia in ospedale, mi rispondeva che non era il caso perché ci avrebbero arrestato”. Il tutto salvo poi proferire “frasi di chiaro tenore auto ed etero accusatorio, dalle quali emerge una complicità nell’avvenuto omicidio della piccola Jolanda”.

Le indagini

Intanto proseguono le indagini. Gli inquirenti indagano anche sugli accessi dei servizi sociali nei mesi da febbraio a maggio. Al programma ‘Chi l’ha visto’ il procuratore di Nocera, Antonio Cnetore, ha spiegato che “la situazione, prima del 6 giugno, non era significativa da destare particolare allarme. Dopo il 6, non risultano accessi dei servizi sociali né segnalazioni dei vicini”.

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