Cronaca

Caso Mariafrancesca Inverso: le scioccanti dichiarazioni del padre

ORRIA. Mariafrancesca Inverso, la 15 enne calabrese che, il 17 luglio del 2016 è morta travolta dall’Intercity Reggio Calabria-Milano presso la stazione di Fuscaldo (CS), presenta ancora il suo conto a coloro che, a detta del padre Giorgio, non hanno pagato il giusto prezzo. A distanza di due mesi da quella tragedia, infatti, sulla trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado” il genitore della vittima chiede di conoscere la verità su quanto è accaduto in quel triste epilogo.

Al momento si brancola nel buio, infatti, «L’ipotesi sicura è che non sia stata travolta sui binari. Questo è un dato di fatto … Io sono stato in stazione – spiega Giorgio – Poi la Procura dovrà accertare» inoltre, per quale ragione non è stata fatta l’autopsia sul corpo di Mariafrancesca? «Io questo non lo so, non sono un tecnico – si evince dalla dichiarazioni del padre – hanno subito dichiarato davanti a mia moglie  – ricorda – che non poteva toccare o avvicinarsi al corpo, alla salma, al cadavere (chiamatelo come volete) … Doveva arrivare il magistrato e la Polizia Scientifica a fare i rilievi».

«Dopo neanche un quarto d’ora e venti minuti – conclude – è stato detto a mia moglie che poteva portare con lei Mariafrancesca. Le è stato chiesto se poteva essere rinchiusa in una cassa d’acciaio. Sono delle frasi agghiaccianti».

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