Castel San Giorgio, i bilanci del Comune finiscono in mano alla Procura
CASTEL SAN GIORGIO. Dopo il caso delle quote fantasma, la Procura ha deciso di prendere in mano e di analizzare la controversa situazione dei bilanci del Comune di Castel San Giorgio.
Azioni sparite e Banca Etica: la Procura vuole fare chiarezza sui bilanci del Comune di Castel San Giorgio
Sulla misteriosa vicenda della Banca Popolare Etica di Padova e sulle azioni sparite dai bilanci del Comune di Castel San Giorgio, proverà ora a fare chiarezza e a squarciare il velo direttamente la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore. I magistrati di via Falcone, dopo l’inchiesta di Cronache, non riescono a capacitarsi di come sia possibile che la proprietà di quote azionarie non figuri nei bilanci comunali aprendo le porte a una specie di falso in bilancio, ancor più grave perché non solo di piccola entità , ma perché getta un’ombra sinistra sul modo con il quale viene gestito contabilmente il Comune.
Addirittura lo stesso bilancio approvato con i poteri straordinari del Consiglio dal commissario prefettizio, Roberto Amantea, non riportava la proprietà delle quote azionarie nonostante le lodi e gli encomi che lo stesso commissario prefettizio, pubblicamente, rivolgeva al dirigente responsabile del settore. Ora la partita si chiude e la palla passa nelle mani della Procura che proverà a chiarire perché furono acquistate le quote, chi ha beneficiato delle agevolazioni riservate ai soci, il ruolo di un ex assessore, le cooperative a lui riconducibili ma gestite dalla moglie, i finanziamenti all’accoglienza dei migranti, a tutto ciò che ne è seguito, e il ruolo del funzionario o dei funzionari che ne hanno materialmente curato l’acquisto, il pagamento e la contabilizzazione. Un altro dei misteri di Castel San Giorgio è giunto al capolinea, e finalmente, forse, i cittadini sapranno nelle mani di chi, in tutti questi anni, sono finiti i propri soldi.
Le Cronache