Cronaca

Castel San Giorgio, call center sequestrato: un 32enne «lavoravo per 160 euro»

PAGANI. Ha raccontato la sua breve esperienza avuta al call center di Castel San Giorgio, recentemente messo sotto sequestro dalla Guardia di Finanza, un 32enne originario di Pagani. Il ragazzo ha detto «Non sono stato io a denunciarli, e mi dispiace non averlo fatto».

Come racconta il quotidiano La Città, Il 32enne aveva scoperto l’azienda su internet e fatto un primo colloquio aveva iniziato a lavorare, qualche giorno fa la Finanza ha però scoperto il giro di lavoratori in nero che la società utilizzava, ponendo così i sigilli.

Il giovane di Pagani ha continuato dicendo «Ho lavorato poco lì, da metà novembre fino a metà gennaio, avevo un contratto generico che partiva da un pagamento base di 250 euro mensili che si incrementava ad appuntamenti presi per l’azienda. Questo però non si è mai verificato, alla fine del primo mese volevano darmi 160 euro». Il giovane ovviamente arrabbiato della faccenda ha chiesto i suoi 250 euro base. Il 32enne racconta di aver lavorato completamente a nero per i restanti 2 mesi, dopodichè la scelta di abbandonare l’azienda.

«Inizialmente mi entusiasmava l’idea di essere pagato ad appuntamenti ed infatti lavoravo deciso per cercare di farne il più possibile, ma poi vedendo come stavano proseguendo le cose, ho deciso di andarmene, ero stanco. Mi pento solo di non essere stato io a denunciarli».

 

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