Cronaca

Castel San Giorgio, ordinato l’abbattimento della casa: continua la battaglia legale per Filomena Vitolo

A Castel San Giorgio, tiene banco la situazione della signora Filomena Vitolo: a breve la sua casa sarà abbattuta e per lei è iniziata una vera e propria odissea.

Preoccupazione per il caso della signora Filomena Vitolo: anziana e con diverse patologie

Ancora non si intravede uno spiraglio di luce a favore del caso della ottantenne Filomena Vitolo, vedova senza figli affetta da diverse malattie. Sulla disabile signora, pende un decreto di abbattimento per la sua piccola casa alla via Lauro di Sotto in Castel San Giorgio a seguito sentenza della Corte di appello di Salerno, per non aver rispettato come altre centinaia di immobili per i dovuti sessanta metri di distanza dalla scarpata dell’Autostrada A30 Salerno Caserta.

Nonostante l’accorato appello, una sorte di grido di dolore, lanciato dal fratello Gaetano a diversi rappresentanti delle istituzioni (Presidente del Tribunale di Nocera Inferiore, Giudice esecutivo, Sindaco di Castel San Giorgio, presidente Autostrade, Presidente della Repubblica) dovuto alle gravi condizioni di salute in cui versa sua sorella, reduce da un importante intervento al cuore, prossima alla completa cecità e altre patologie, aggravate da una forte depressione che la porta a pronunciare frasi preoccupanti a causa dal terrore di vedersi spazzare via dalla sua casa, non appare al momento avvicinarsi la soluzione umana invocata sulla vicenda.

Giorni fa vi è stato un sopralluogo: dell’Ufficiale Giudiziario dell’Ufficio Unico Esecuzioni, dell’avvocato delle Autostrade per l’Italia s.p.a, dell’avvocato Nello Capuano che difende Filomena Vitolo e dell’architetto Alessandro Fasolino incaricato dal Tribunale di Nocera Inferiore, competente per territorio che ha redatto il progetto di abbattimento con l’analisi dei costi e l’individuazione della ditta che deve eseguire i lavori.

Hanno dato seguito, insomma, al compito a loro assegnato, quello di procedere ad abbattere l’immobile abusivo nel breve giro di pochi giorni. Solo un cavillo burocratico emerso nelle procedure, però, ha fatto rinviare al 27 febbraio prossimo l’abbattimento dei 70 metri quadri dell’immobile.

Il fratello Gaetano ha sostenuto che non si fermerà in quanto lo ritiene un suo dovere impegnarsi a favore della sorella ammalata e intende far conoscere il caso a livello nazionale per una soluzione umana. “Qualcuno deve pur mettersi – da detto- la mano sul cuore e chiedersi perché tanto accanimento visto che questa povera sventurata ottantenne chiede solo di finire i suoi giorni nella propria casa e poi procedere all’abbattimento”.


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