Curiosità

Il Castello Longobardo di Quaglietta tra storia e leggenda

Il fiume Sele è stato, nei tempi remoti, fonte d’ispirazione per molti racconti. Su questo fiume si sono consumate aspre battaglie di romani, longobardi e bizantini.

Il Sele un tempo divideva la Lucania dalla Campania, oggi la valle del Sele rientra nel territorio della regione Campania ma il Sele resta comunque uno “sparti acque” dalla provincia di Salerno a sud e dalla provincia di Avellino a nord.

Il Castello di Quaglietta



Vicino alla riva del fiume Sele, sul territorio di Avellino, sorge uno splendido castello arroccato su un promontorio roccioso, il castello di Quaglietta. Della storia del castello non vi sono molte notizie, pare che fu un presidio militare dei Longobardi. Il punto dove sorge la struttura è molto strategico, dalla torre si riesce a osservare tutta la valle del Sele da Postiglione fino ad arrivare a Lioni (Av); era usato come vedetta contro gli attacchi dei Saraceni che sbarcavano sulle rive di Paestum Salerno e risalivano il fiume Sele che un tempo era navigabile.

Le prime tracce di Quaglietta si hanno nel 1140 con “Robertus de Quallecta” il feudo era di Lampo di Fasanella, il borgo ha visto molte famiglie importanti che hanno gestito il castello come i Filangieri, Arcucci, Gesualdo, Senerchia, De Rossi, De Vicariis, Del Plato e i Viscido.



Quaglietta fu un comune indipendente fino al 1928, quando il governo fascista iniziò ad attuare una serie di riforme a carattere amministrativo e quindi alla soppressione dei comuni più piccoli, Serechia rifiutò l’aggregazione e quindi passò a Calabritto, da quella data Quaglietta è diventata frazione.
Il terremoto dell’Irpinia del 1980 ha in molti casi cancellato la storia che caratterizzavano questi luoghi, anche il castello ne uscì fortemente danneggiato ma oggi grazie alla tenacia degli abitanti del borgo medievale, e a chi ci ha creduto, il castello e le case sono diventato un albergo diffuso; mini appartamenti arredati provvisti di ogni confort oltre all’angolo letterario esiste anche l’angolo ristoro dove è possibile gustare i piatti del territorio.




La leggenda del castello di Quaglietta

Ogni castello ha una storia accompagnata da una leggenda. Anche il castello di Quaglietta ne ha una che non tutti sanno. Si narra che la moglie di un ricco cavaliere, feudatario del paese, un giorno si innamorò del fabbro di Quaglietta. Il fabbro non era di bell’aspetto ma i suoi modi gentili conquistarono il cuore della nobildonna. La donna si innamorò perdutamente e ogni giorno si recava in bottega, la cosa non sfuggì e quando il marito scoprì l’adulterio richiuse la moglie nella torre del castello, poi si recò dal fabbro e lo fece arrestare condannandolo a morte per decapitazione.

Il giorno dell’esecuzione il fabbro fu condotto sul patibolo fra le acclamazioni del popolo e le lacrime della nobildonna, l’uomo prima dell’esecuzione lanciò una maledizione a tutti i presenti e si lanciò nel fiume Sele che scorreva lungo le pendici del monte dove si erige il castello. La nobildonna non seppe darsi pace per quell’amore perduto e anche lei prese la triste decisione di lanciarsi nel vuoto nel punto dove era caduto il suo amato. La leggenda vuole che ancora oggi il fantasma di lei vaghi per il borgo in cerca del suo innamorato.

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