Cronaca

Cava, Cantone rassicura: «nessuno toccherà l'ospedale di Cava»

CAVA DE’ TIRRENI. Ieri mattina il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria  Ruggi D’Aragona di Salerno, Nicola Cantone, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nel presidio ospedaliero di via San Leonardo, ha fatto luce sulla sorte e sul futuro assetto dell’ospedale cavese, riuscendo a mettere silenzio sulla possibile chiusura di alcuni reparti del civico ospedale di Cava de’ Tirreni il “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”. Infatti, i nove posti al reparto di Pediatria, così come i quattro posti della Rianimazione, sono confermati nel nuovo atto aziendale del Ruggi D’Aragona.

Secondo Cantone, nessuno pericolo per  Pediatria, per la Rianimazione e per i diversi reparti collegati, quali Cardiologia, Chirurgia ed Ortopedia, anche se le false notizie dei giorni scorsi poco hanno a che fare con la verità dei fatti e sono state messi in giro solo per creare confusione.

Stando a quanto afferma Cantone – sul quotidiano “La Città di Salerno” – «rianimazione resterà con i suoi quattro posti letto, solo che avrà una natura diversa. Nella proposta di atto aziendale era prevista una conduzione universitaria con un programma, poiché questo programma, sulla base delle osservazioni provenienti dalla commissione regionale di valutazione degli atti aziendali , non può avere posti letto, abbiamo scelto di qualificare il reparto in maniera diversa e non è stato ancora deciso se sarà una struttura complessa o una struttura semplice dipartimentale». Ha continuato, ancora « Non si è mai pensato di eliminare l’emergenza-urgenza, la Chirurgia o altri servizi, il “Santa Maria dell’Olmo” è pienamente funzionante e operante. L’ospedale è stato riqualificato, la Pediatria resterà con i suoi nove posti letto ed anche l’Ortopedia è stata potenziata: la comunità cavese non deve temere nulla».

Mentre, il sindacalista Cisl Gaetano Biondino, dal canto suo, ha ribadito che non è stato  ancora emanato il decreto regionale promesso dal governatore Vincenzo De Luca (che dovrà sanare il cosiddetto “errore formale” della chiusura di Pediatria, commesso nel piano regionale ospedaliero) Cantone ha sottolineato: «In commissione regionale, abbiamo ottenuto di poter spostare i posti letto su discipline diverse». Questo significa che i trenta posti per la pediatria di cui l’azienda dispone, possono diventare trentanove per consentire al presidio ospedaliero di Cava di mantenere il reparto. Soddisfatto delle risposte di Cantone il segretario provinciale Cisl Pietro Antonacchio. «Alle paure espresse dai nostri delegati di Cava è stata data infine una risposta Cantone si è assunto la responsabilità di garantire i servizi essenziali ai cittadini e questo è quello che ci interessa». Sulla stesso schema, invece,  il sindacalista Gaetano Biondino  «La risposta di oggi di Cantone è una conseguenza dell’allarme da me lanciato qualche giorno fa, che si è dimostrato comunque fondato. Siamo soddisfatti del lavoro di controllo che abbiamo fatto e continueremo a fare nell’interesse dei cittadini e del territorio», ha concluso.

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