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Cava de’ Tirreni, il sindaco Galdi replica alle accuse

CAVA DE’ TIRRENI. «Sarà una campagna elettorale al vetriolo». Parla così Marco Galdi, attuale sindaco di Cava de’ Tirreni, al termine della conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata di ieri al Comune, replicando alle accuse a lui rivolte dai candidati sindaci della città.

Galdi ha voluto sottolineare di aver intrapreso un’azione legale nei confronti di chi lo ha infamato, come Stefano Cicalese, candidato sindaco con “Città Democratica” che recentemente aveva dichiarato: il sindaco uscente sta effettuando una sorta di “compravendita di candidature nelle proprie liste”, lasciando intendere così che Galdi offriva denaro in cambio della disponibilità a candidarsi.

«L’inizio della campagna elettorale è particolarmente violenta. E l’accusa di Cicalese è tra le più assurde ed ha solo una valenza diffamatoria perché non c’è nulla di vero; capisco che i candidati a sindaco sono alla ricerca di visibilità, ma non la otterranno certamente attaccando l’amministrazione», ha detto il sindaco, accusando Cicalese di aver instillato false speranze nei cittadini, con una falsa notizia su un eventuale rimborso della Tares. Sono solo promesse elettorali, ha aggiunto Marco Galdi. Per quanto riguarda la restituzione parziale è stata fatta richiesta al giudice tributario, che ha risposto in maniera negativa».

E sulle altre accuse a lui rivolte ha detto: «Voglio chiarire che i volantini che stanno giungendo nelle case dei cavesi sono a mia spese e non sono pagati con i soldi pubblici; inoltre in questi giorni i Carabinieri non sono venuti al Comune, come si è detto, per acquisire atti sugli appalti per la gestione energetica, che ci hanno permesso, tra l’altro, di risparmiare bei soldi». E ancora: «Nonostante le tante inchieste, tengo a sottolineare che non ho ottenuto neppure un rinvio a giudizio».

Sulla nomina del consiglio d’amministrazione della Metallia, Galdi ha voluto precisare ha il comandante della Polizia locale Filippo Meluso non ha ricevuto nessun “ingente rimborso”, come invece era stato detto. «Su Facebook è passata la notizia che Meluso, per dieci giorni di servizio, abbia percepito 900 euro di rimborso spese; desidero chiarire che mi sono accertato e che non ha avuto ancora neppure un euro», ha sottolineato il sindaco uscente.

E sulla Gori ha detto: «Dopo tante insinuazioni siamo riusciti a sventare il passaggio della gestione
dell’acqua alla società Gori, che avrebbe implicato un aumento esponenziale delle tariffe».

«Va dicendo che sono un sindaco ritardato. La cosa non mi tocca anche se io non mi sognerei mai di attaccare qualcuno sul piano personale: non è il mio stile. In ogni caso ho dato mandato al mio avvocato di procedere contro Senatore», ha detto infine il primo cittadino, attaccando Alfonso Senatore.

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