Cronaca

Cava de’ Tirreni, maxi processo sul clan Zullo: l’Antimafia chiede 260 anni di carcere

Cava de’ Tirreni, «sodalizio mafioso riferibile alla famiglia Zullo e al cui vertice quale capo indiscusso c’era Dante Zullo, affiancato stabilmente da familiari e sodali». Sono le conclusioni del pm Guglielmo Valenti, nella requisitoria in forma scritta, consegnata ieri ai giudici di Nocera Inferiore, per il maxi processo sul «clan Zullo». Sono oltre 260 gli anni di carcere richiesti in totale per i 34 imputati.

Clan Zullo, l’Antimafia chiede 260 anni

Per la Dda ci fu anche un «patto mafioso» tra il «boss» ed Enrico Polichetti, ex vicesindaco di Cava, per il quale sono stati chiesti 5 anni di carcere. Queste le richieste dell’accusa: 25 anni per Dante Zullo; 17 per suo figlio Vincenzo e 19 per la figlia, Geraldine; 17 per Vincenzo Porpora; 14 anni per Carmela Lamberti e Carlo Lamberti; 15 anni per Antonio Di Marino; 3 anni e 6 mesi per Simone De Marco Tura; 15 anni per Antonio Santoriello; 7 anni per Laila Kabil; 22 anni per Domenico Caputano; 12 anni per Paolo Sorrentino; 18 anni per Antonio Benvenuto; 16 anni per Ciro Fattoruso; 5 anni per Mario Caputano; 3 anni per Debora Abbamonte; 5 anni e 4 mesi per Sabato Sorrentino; 9 mesi per Luigi Giordano; 1 anno per Pasquale Esposito; 9 mesi per Paolo Civetta; 2 anni per Rita Caputano; 6 anni e 3 mesi per Giuseppe D’Amico; 2 anni per Lucia Trezza; 1 anno e 6 mesi per Fabio Avella; 1 anno e 6 mesi per Angelo Trapanese, funzionario del Comune di Cava; 2 anni per Vincenzo Lamberti e 7 anni per Paolo De Rosa.

Le accuse vanno dall’estorsione all’usura aggravata, falsa testimonianza, spaccio, associazione di stampo mafioso e scambio elettorale politico-mafioso e altri reati minori.

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