Cronaca

Cava, Pagani e Angri: autovelox selvaggio, pronta una raffica di ricorsi

Sono tre i punti critici che causano una pioggia irrefrenabile di contravvenzioni ai danni di centinaia di automobilisti. La situazione risulta essere insostenibile all’altezza del casello di Cava, alla Molina e nel tratto tra Pagani e Angri. L’avvocato Nicola Iannone racconta che un suo cliente ne ha collezionate ben dieci: «Le prime quattro le ha pagate, ma poi quando gli sono arrivate le altre sei mi ha contattato per fare ricorso. E non è l’unico caso di contravvenzioni multiple». Si trovano in accordo con queste dichiarazioni anche l’avvocato Armando Petrosino di Nocera Inferiore, che fa una stima ancora più d’impatto: «Non riusciamo a capire cosa sta accadendo. Potrebbe trattarsi di un fatto incidentale, come anche un abbassamento dei limiti. Fatto sta che sono numerose le richieste che stanno arrivando. Almeno venti al mese in media, se non di più, per studio legale».

Le multe rischiano di aumentare il doppio se non pagate, es: una contravvenzione di 100 euro può divenire di 300, dunque il problema di taratura degli apparecchi è pressoché evidente. È su questo aspetto che fa leva l’avvocato Iannone: «I miei ricorsi si basano sulla mancata indicazione nel bollettino della taratura annuale. Ad aprile 2016 la Cassazione si è pronunciata proprio su questo punto. Se non c’è la taratura annuale che certezza c’è che l’apparecchio funzioni? Se loro non lo indicano, per me significa che non è stata fatta. Sarebbe strano avere la taratura e non indicarla».

«Da quando si fa ricorso al prefetto – spiega Iannone – la multa non varia. Anche per i punti da togliere c’è la sospensione». Tra i motivi per eccepire ci sono poi i difetti di notifica. Petrosino solleva però un altro problema, questa volta legato al materiale probatorio: «La polizia fa il verbale e la Prefettura dovrebbe portare la documentazione probatoria, le foto che rilevano le auto. Ma questa documentazione non viene mai rilasciata, non dimostrano il modo in cui hanno fatto il rilievo. Quindi chiunque faccia ricorso può vincerlo».

(Fonte: La Città)

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