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Cava, parla Giacomo Salmieri: pestato per la maglia della Salernitana

CAVA DE’ TIRRENI. Martedì scorso (21 giugno) Giacomo Salmieri è stato aggredito nel pieno centro di Cava de’ Tirreni (QUI). Il motivo? Indossava una maglietta della Salernitana. Una provocazione, un gesto di sfida per i quattro tifosi metelliani che, appena Giacomo è uscito da un bar di via Atenolfi, lo hanno inseguito e pestato. Fortunatamente le ferite riportate da Giacomo non si sono rivelati di grave entità. La prognosi, però, è di 30 giorni di assoluto riposo.

«E pensare che quella maglietta la usavo per lavoro. Per il mestiere che faccio poco importa cosa indosso, non volevo dare fastidio a nessuno. Figuriamoci poi addirittura provocare volontariamente i tifosi della Cavese» ha commentato Salmieri che poi prosegue:  «Non avrei mai pensato che per una sciocchezza del genere sarei finito in ospedale. Un guaio soprattutto perché ho avuto problemi all’occhio operato pochi giorni fa, e poi perché ciò mi costringerà a non poter lavorare per oltre un mese».

Anche il presidente della Cavese, Domenico Campitiello, ha espresso il suo parere: «Sono episodi che si commentano da soli e lo dico da persona e non da presidente. Mi auguro che questi teppisti vengano identificati quanto prima e paghino per quello che hanno fatto. Devono finire queste guerriglie di maglietta, siamo in democrazia: una persona è libera di poter fare quel che vuole. Può camminare con la maglietta della Cavese, della Salernitana, della Paganese in qualsiasi posto del mondo, ma non per questo essere esposta alle violenze del primo sconsiderato di turno».

Fonte: La Città

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