Cronaca

Cava, spaccio di droga a Santa Lucia: “lady cocaina” condannata a 20 anni

CAVA DE’ TIRRENI. Stangato dal Gip il market della droga a Santa Lucia, inflitti 20 anni di carcere ciascuno per “lady cocaina” Lucia Zullo e Vincenzo Zullo.

Arriva la sentenza: “lady cocaina” Lucia Zullo condannata a 20 anni insieme a Vincenzo

Gestiva, assieme al figlio la piazza di spaccio nella frazione Santa Lucia di Cava de Tirreni. Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Salerno ha condannato a 20 anni di reclusione la lady cocaina metelliana, Lucia Zullo, la stessa pena è stata inflitta a Vincenzo Zullo. Vincenzo Porpora è stato condannato invece a 14 anni e 8 mesi. Il Gup ha inflitto 8 anni a Mario Avagliano (figlio di Lucia), 1 anno a carmine Baldi, 3 anni a roberto Benincasa 6 anni e 8 mesi a angelo Della valle, 4 anni e 4 mesi a Alfredo Lambiase e Daniele Medolla, 7 anni a carmine Medolla, 7 anni e 4 mesi a Giovanni Ragosta, 2 anni e 7 mesi a Lucia Trezza. assolti dalle accuse: Dante Zullo, Giovanni casale, Alessandro Marciano e Michele Memoli.

Tutti gli altri imputati hanno scelto di essere giudicati con il rito dell’abbreviato. Lady cocaina si era messa in proprio a seguito della scissione da Vincenzo Zullo e Vincenzo Porpora. A mettere la parola fine allo spaccio furono i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, coordinati dalla Dda di Salerno. Secondo le ricostruzioni operate dalla Procura Lucia Zullo era a capo dell’organizzazione provvedendo anche a curare in prima persona la vendita dello stupefacente, Vincenzo Zullo, Mario Avagliano e Vincenzo Porpora erano le persone di fiducia di Lucia Zullo e si incaricavano del procacciamento e acquisto dello stupefacente. Poi vi erano una serie di spacciatori che avevano anche il compito di occuparsi della sorveglianza della “piazza di spaccio” segnalando la presenza delle forze dell’ordine . Questi avevano anche il compito di procacciare i potenziali acquirenti. Lucia Zullo è un personaggio noto alle forze dell’ordine oltre ad essere la sorella di Dante Zullo (attualmente detenuto), un tempo affiliato al clan Bisogno operante sul territorio di Cava de’ Tirreni: nel 2001 fu coinvolta nell’operazione “Bolívar”, unitamente ad altri soggetti.


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