Cronaca

Zullo-Polichetti, scambio elettorale politico mafioso: manca la prova del patto

Cava de’ Tirreni, scambio elettorale politico-mafioso: “manca la prova d’intesa sul metodo di procacciamento dei voti”. Così i giudici di Nocera Inferiore motivano, l’assenza di prove su di un “patto mafioso” tra Dante Zullo e l’ex assessore di Cava de’ Tirreni, Enrico Polichetti, nel 2015.

Voto di scambio, manca la prova del patto tra Zullo e Polichetti

Il tribunale ha sottolineato la «diversità di versioni fornita dal collaboratore Giovanni Sorrentino circa la dinamica con cui l’accordo sarebbe stato raggiunto. Ne consegue un giudizio di attendibilità non completamente positivo». Il tribunale, insomma, mette in discussione l’ipotesi che Polichetti volesse affidare la gestione del verde a ditte vicine «al clan», bypassando le procedure.

Sui voti presi da Polichetti in alcuni quartieri poco conosciuti, il collegio dice: «Dato irrilevante, nulla esclude che le preferenze fossero frutto di una campagna elettorale condotta dal candidato, in modo autonomo rispetto a Zullo». Inoltre durante la festa per l’elezione di Polichetti, mancava proprio Dante Zullo, «che più di altri avrebbe dovuto manifestare la propria soddisfazione per il risultato conseguito».

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