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Censis, classifica università italiane: Unisa al 12esimo posto fra i Grandi Atenei

Suddivise per grandezza d’ateneo, il Censis ha stilato la classifica sulle università italiane, tenendo conto dei servizi messi a disposizione agli studenti, del numero di borse di studio a cui si può accedere, del livello di internazionalizzazione, del numero di strutture di riferimento per ogni ateneo e dell’attività che ciascuna università svolge sul web.

Numeri che disegnano e definiscono la struttura fisica e la linea di istruzione seguita da ognuno dei 90 atenei presenti sull’intero territorio italiano.

Ma lo scopo della classifica del Censis è anche quella di mettere in luce su quali fra le università italiane bisogna puntare per mettersi a confronto con il sistema universitario estero che presenta un livello di istruzione più articolato ed un conseguente maggiore prestigio.

Con il passare degli anni, questo divario si è andato via via ampliando.

Fatto sta che bisogna tener conto che ogni struttura universitaria presenta tante differenza: ognuna ha la sua storia, la sua grandezza in termini fisici, quindi un numero totale di studenti che varia da ateneo ad ateneo; un numero di servizi che si amplia, o diminuisce, a seconda della grandezza della struttura e del numero di studenti.

Le università campane non spiccano fra i primi posti.
L’Università degli Studi di Salerno, sita a Fisciano, ad esempio, nella classifica dei 16 Grandi Atenei (considerati Grandi Atenei dal Censis, le università con un numero di iscritti compresi tra 20.000 e 40.000) si piazza al 12esimo posto. Ultima in classifica è la Seconda Università degli Studi di Napoli.

(vedi dettagli in tabella)

 grandi-atenei

Nemmeno nella classifica degli 11 Mega Atenei italiani (che presentano un numero di iscrizioni da 40.000 in poi) la Campania primeggia: ne rientra solo l’Università degli Studi di Napoli Federico II che si posiziona all’11esimo posto.

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in questi giorni a Torino, ha dichiarato: “Dobbiamo avere il coraggio di dire che questa storia per cui in Italia non si può affermare che ci siano diverse qualità fra le diverse università è ridicola.
Ci sono già università di serie A e di serie B in Italia e rifiutare la logica del merito dentro le università e pensare che tutte siano brave è quanto di più antidemocratico vi possa essere”.

Una dichiarazione che ha fatto molto discutere tra polemiche e consensi.

L’Università è, di per sé, l’emblema dell’istruzione per un individuo e le classifiche del Censis, infondo, riportano solo numeri. Numeri che non possono dare una mera definizione di prestigio.
Andrebbero presi in considerazione molti altri fattori per ogni singolo ateneo.
Ma questi stessi fattori potrebbero creare una suddivisione fra atenei di serie A e atenei di serie B.

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