Cronaca

Centro di accoglienza alla "Sandro Penna", Jemma smentisce

BATTIPAGLIA. «Non vogliamo creare alcun centro per gli immigrati presso l’edificio che ospitava l’istituto scolastico “Penna”». La famiglia Jemma smentisce le indiscrezioni circa la possibilità di realizzare un centro d’accoglienza per immigrati come quello esistente, dallo scorso mese di maggio, presso il Centro Residence Rodopa di via Spineta. Le voci continuano a susseguirsi e raccontano di una nuova ondata di migranti che dovrebbe interessare la città di Battipaglia nel prossimo autunno. Si parla, restando sempre nella cornice delle indiscrezioni, di altri profughi che giungeranno presso lo stesso Rodopa e presso una struttura in via Rosa Jemma.

L’edificio interessato sembra essere quello di proprietà dell’azienda Litobox srl, che fa capo alla storica famiglia battipagliese Jemma, tra i padri fondatori anche della Bcc. Fino a due anni fa, l’edificio ospitava la scuola “Penna”. Nell’estate del 2014, l’istituto aveva dovuto andar via a causa dello sfratto per morosità intimato dalla Litobox srl al Comune per un debito di 140.660 euro, pari a circa un anno e mezzo di fitti non pagati dall’ente (il Comune pagava 10.436,38 euro al mese).

La causa intentata dalla Litobox è tuttora pendente al Tribunale. I lavori in corso all’interno e all’esterno dell’edificio sembravano avallare le insistenti voci sulla volontà, da parte della famiglia Jemma, di destinarlo a centro per immigrati. Una possibilità ora esclusa, in maniera ufficiale, dai diretti interessati. «Ci sono dei lavori in corso, ma solo per ammodernare la struttura – fa sapere la famiglia Jemma – quei locali saranno destinati ad aree commerciali. Alcuni di questi sono stati già locati, quindi figuriamoci se li diamo ai profughi. Il Comune ci ha lasciato locali inagibili ed aule semidistrutte, quindi sarebbe impossibile far alloggiare qualcuno. Non abbiamo mai pensato ad un centro per immigrati, non c’è stata mai alcuna richiesta e non sappiamo chi possa aver messo in giro certe voci». Sul contenzioso in corso circa gli affitti non pagati dal Comune, la famiglia Jemma conferma che «la causa è tuttora in corso».

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