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Chernobyl, processo rinviato al 12 giugno

SALERNO. Il 12 giugno. È questa la data per la nuova udienza Cherbonyl, inchiesta condotta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere tra il gennaio 2006 e il luglio 2007 per lo smaltimento illecito di circa 980.000 tonnellate di rifiuti pericolosi e non. Il rinvio è stato necessario a causa di un’omessa notifica.

Intanto, il Ministero dell’Ambiente intende costituirsi parte civile al processo. “Sorpresi, come cittadini della Repubblica Italiana, di questo ennesimo rinvio dovuto ad un ennesimo difetto di notifica. Siamo positivamente impressionati dalla costituzione di parte civile del Ministero dell’Ambiente nel processo proprio oggi. L’attenzione su queste vicende da parte delle istituzioni ai massimi livelli ci fa ben sperare che il prossimo 12 giugno il processo possa finalmente iniziare, ha dichiarato Roberto De Luca, responsabile del Codacons Vallo di Diano.

L’inchiesta vede tra gli imputati 38 persone, accusate dello smaltimento illecito di rifiuti, procurando per sé un profitto illecito di circa 50 milioni di euro.
Nel Vallo di Diano sono dunque stati posti sotto sequestro circa 41mila metri quadrati di terreno agricolo. Il processo, inizialmente, doveva tenersi presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ma è poi stato trasferito a Salerno. La prima udienza preliminare si tenne nel 2013, a sei anni dalla chiusura delle indagini.

Gli indagati sono stati rinviati a giudizio e tra i vari capi d’imputazione resta quello di disastro ambientale mentre nel 2013 è caduto in prescrizione il reato di smaltimento illecito e deturpamento delle bellezze naturali.

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