Cronaca

Chiusura punti nascita Polla e Sapri: le accuse dei 5 Stelle a De Luca

Gravi accuse al Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, da parte del Movimento 5 Stelle relativamente alla chiusura dei punti nascita degli ospedali di Polla e Sapri.

Mittente dei velenosi strali è l’avvocato Francesco Castiello, che attraverso la sua pagina social ha diffuso un documento che espone le responsabilità del Presidente della Regione relativamente alla vicenda dei due presidi ospedalieri della provincia sud di Salerno.

Si tratta del parere del Comitato Ministeriale Percorso nascite, riguardante proprio la chiusura dei due punti di Polla e Sapri.

Le accuse dei 5 Stelle a De Luca sulla chiusura dei punti nascita  a Polla e Sapri

Qui di seguito il testo integrale del post pubblicato dall’avvocato Castiello, inerente la vicenda che da alcuni giorni sta mobilitando un’intera provincia.

Nel parere protocollo 0024125-P dell’otto agosto 2018, a pag. 9 ultimo comma, il Comitato Ministeriale Percorso nascite così conclude: “Qualora la Regione, nell’espressione della propria autonomia amministrativa-gestionale conferita a seguito delle Modifiche al Titolo V della Costituzione optasse per scelte programmatorie relative alla riorganizzazione dei Punti nascita che non tengano conto di quanto dettato dall’accordo del 16/12/2010 e del conseguente parere consultivo espresso dal CPN nazionale, dovrà assumersi la responsabilità del mantenimento della operatività del PN benché non in linea con quanto dettato dalle normative in vigore” .

In altri termini il Comitato Ministeriale Percorso Nascite, riconoscendo l’autonomia amministrativa/gestionale della Regione in materia di sanità – come previsto dall’articolo 117 della Costituzione – ha lasciato mani libere alla Regione Campania, precisando autenticamente che il parere negativo da esso adottato non è vincolante, può essere disatteso.

De Luca ben avrebbe potuto (e ben può) risparmiare i punti nascita di Sapri e di Polla col solo onere di adeguarne dotazioni organizzative e strumentali in funzione della sicurezza delle partorienti, dei nascituri e dei neonati. Ha preferito, invece, limitarsi a denigrare i comitati formatisi spontaneamente tra la popolazione rinfacciando loro di fare solo “ammuina”.

Ha denigrato i politici del MoVimento 5 Stelle definendoli somari, somarissimi, cialtroni e mistificatori, azionando per questi ultimi due più spregiativi epiteti il suo pappagallo legato al trespolo da solida catena, ed ha tentato di ribaltare sul Ministero della Salute la sua pavidità, non avendo avuto il coraggio di assumersi la responsabilità del mantenimento della operatività dei punti nascita, nonostante il via libera del Comitato.

Queste sono le prove documentali. Il resto sono chiacchiere infarcite da gratuite denigrazioni e calunnie al solo scopo di creare una cortina fumogena dietro la quale, al di là dell’apparente sicumera, si nasconde l’insicurezza del Governatore-Commissario alla Sanità campana (ancora per poco), tutt’altro che un cuor di leone.

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