Cronaca

“Aggredito dall’ortopedico per un esame diagnostico eseguito in un’altra struttura”, la denuncia

L’uomo venne trasferito prima all’ospedale di Sapri e poi al “San Luca” di Vallo della Lucania, dove si è consumata l'aggressione

Si reca in ospedale ma viene aggredito verbalmente dall’ortopedico: i fatti sarebbero avvenuti lo scorso 11 novembre nel Cilento. A raccontare quanto avvenuto la vittima: “Aggredito per un esame diagnostico eseguito in un’altra struttura”. Lo riporta Info Cilento.

Aggredito dall’ortopedico nel Cilento: la denuncia

A denunciare quanto accaduto l’11 novembre scorso è la stessa vittima, un 58enne residente a Scario. In seguito ad un incidente domestico in cui aveva riportato fratture ai talloni che lo hanno costretto in uno stato di semi-infermità decide di contattare i soccorsi.

L’uomo venne trasferito prima all’ospedale di Sapri e poi al “San Luca” di Vallo della Lucania, dove si è consumata l’aggressione.

Il racconto

Dopo tre giorni viene dimesso “senza che mi venisse somministrato nessun altro esame radiologico e senza neppure investire altri specialisti, malgrado avessi riferito ai sanitari di essere affetto da una grave forma di diabete, già cardiopatico ischemico“.

L’uomo sarebbe dovuto tornare il 21 novembre successivo per un controllo ma colto da fortissimi dolori non riuscì a raggiungere il nosomio. Così la visita fu spostata di una settimana. Il 20 novembre il 58enne raggiunse l’ospedale, accompagnato dalla moglie e da un amico.

Qui non solo la visita non fu eseguita ma pare che l’ortopedico alla vista di un esame diagnostico effettuato presso un’altra struttura e alla consulenza fornita da un altro professionista avrebbe iniziato a inveirgli contro, con frasi dai toni duri fino a che non gli getta addosso la cartella con il dischetto e gli esami diagnostici ai quali si era sottoposto.

La denuncia

L’uomo ha già presentato una denuncia tramite il suo legale presso la Stazione dei Carabinieri. L’accusa rivolta all’ortopedico è di aver aggredito fisicamente e verbalmente il paziente. Ciò nonostante la sua condizione di menomazione. Non solo: ci sarebbe anche l’omissione della sua professione dal momento che il 58enne non sarebbe stato visitato.

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