Cronaca

Cilento: soldi per appalto a rete fognaria: ecco i nomi e i Comuni coinvolti

Dopo le operazioni di ieri, ecco i nomi e i 26 Comuni del salernitano, zona Cilento, coinvolti nell’inchiesta legata all’appalto della rete fognaria di Pollica.

Tutti i nomi e i comuni della maxi operazione

Appalto per la rete fognaria in cambio di soldi, in manette tre funzionari tecnici ed un imprenditore. In carcere sono finiti l’imprenditore Vincenzo Cammarota, titolare di un’impresa edile di Omignano che svolge lavori pubblici a livello nazionale, l’ingegnere Carmine Del Verde, responsabile dell’ufficio Tecnico del comune di Santa Marina e Torchiara; Carmine Rosalia, capo ufficio tecnico del comune di Cannalonga, e Terenzio Stabile, da funzionario del comune di Castellabate.

Ad ammanettarli sono stati i carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania agli ordini del capitano Mennato Malgieri, in esecuzione di un ordine di custodia emesso dal Gip di Vallo della Lucania. Per tutti l’accusa è di istigazione alla corruzione.

I provvedimenti sono giunti al termine di un’indagine condotta dai carabinieri di Pollica, che ha preso il via nello scorso mese di marzo. L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia del responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Pollica che, secondo gli accertamenti investigativi, ha dichiarato di essere stato contattato da un imprenditore locale che richiedeva, in cambio di una somma in denaro, l’aggiudicazione a suo favore della gara per il rifacimento della rete fognaria del Comune di Pollica.

Lo stesso indagato, stando agli inquirenti, suggeriva per facilitare l’aggiudicazione della gara, la scelta di confacenti commissari di gara, dallo stesso successivamente indicati. I tre, “mostratisi pienamente consapevoli della proposta corruttiva dell’imprenditore”, rivestono il ruolo di funzionari pubblici nell’ambito di uffici tecnici dei comuni di Cannalonga, Castellabate, Santa Marina e Torchiara. per la nomina dei commissari, secondo i pm, al responsabile dell’ufficio tecnico di Pollica veniva promesso un compenso di 10mila euro in contanti.

“Da corrispondere – segnala la procura – proprio al momento della nomina della commissione composta dai compiacenti funzionari, a garanzia del buon esito della gara”. Le indagini sono ancora in corso, in quanto l’inchiesta potrebbe allargarsi anche ad altri comuni del Cilento: nel mirino della procura anche altri appalti sospetti in 26 centri cilentani, presso i quali è in corso un’attività di acquisizione dei relativi atti.

L’ingegnere carmine del verme è noto anche a Capaccio Paestum, in quanto figura tra i cinque tecnici selezionati dall’ingegnere Gianvito Bello, funzionario apicale dell’area vi Lavori pubblici dell’ente civico Capaccese, per la direzione, la sicurezza e la contabilità dei lavori in via nobel: un appalto di € 19.466,00 aggiudicato allo stesso del verme con il ribasso del 3%; direttore dei lavori e progettista anche in altri comuni Cilentani, è il marito di una dipendente della Paistom che svolgeva compiti di supporto all’ufficio tecnico del comune di Capaccio Paestum.

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