Cronaca

Cocaina e video illegali: condannato funzionario del Vaticano

Aveva lasciato la macchina aperta per una svista e qualcuno vi ha nascosto dentro cocaina e video pedopornografici è con queste parole che si giustifica l’usciere del Pontificio Consiglio della Cultura, Ostilio Del Balzo, arrestato a settembre a Borgo Santo Spirito.

Cocaina e video pedopornografici: i dettagli

Tali parole, però, non hanno sortito l’effetto sperato e l’uomo è stato condannato a 3 anni di reclusione, pena scontata dopo che era stato chiesto il rito abbreviato.

Il giudice non ha creduto nella sua innocenza e ora si indaga, invece, su quali potessero essere i destinatari della droga e dei video.

Il funzionario del Vaticano è stato sorpreso mentre si allontanava con la sua vettura e fermato dai carabinieri. Non si è però trattato di un fermo casuale, ma i militari pedinavano e controllavano da tempo i movimenti di Del Balzo.

Le parole del funzionario subito dopo i controlli

L’uomo, secondo quanto riporta Il Mattino, dopo il fermo si era lamentato di essere controllato con insolita frequenza e ha aggiunto: «Appartengo alla segreteria dello Stato Vaticano. Velocizziamo i controlli perché ho delle faccende improrogabili da sbrigare».

La perquisizione è stata molto veloce, in effetti, visto che sotto la moquette della vettura sono subito stati trovati 15 grammi di cocaina, divisi in 30 dosi, e cinque pendrive conteneti matetiale pedopornografico.

Il contenuto identico delle pendrive e le dosi già pronte di cocaina hanno subito fatto pensare ai carabinieri che si trattava di materiale pronto da smerciare e adesso è proprio su quello che si concentra l’attenzione dei militari: individuare le persone del giro di smercio di Del Balzo.

«Non si può ignorare che vi sia concreta possibilità che tale materiale fosse destinato a circolare in ambienti ecclesiastici a contatto anche con minori in situazioni di minorata difesa», così aveva ipotizzato il magistrato che si è occupato del caso.

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