Cronaca

Il comune di Baronissi pronto ad accogliere 51 nuovi immigrati

BARONISSI. Il consiglio comunale di Baronissi, si è riunito nella giornata di ieri, per discutere sul tema dell’accoglienza migranti, ed ha così deliberato in maniera unanime di aderire al Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar).

Il sindaco Gianfranco Valiante, ha così espresso il suo pensiero: «Abbiamo scritto una autentica pagina di civiltà che conferma Baronissi città dell’accoglienza e della solidarietà, l’assise, in maniera unanime e responsabile, ha approvato l’adesione al progetto Sprar che consentirà di gestire in maniera condivisa ed intelligente l’emergenza immigrazione sul nostro territorio, attraverso una inclusione che scongiuri ghettizzazioni e porti a una vera civile convivenza con il territorio grazie al protagonismo degli  organismi di volontariato, delle associazioni locali, degli imprenditori e dei cittadini».

Il primo cittadino continua: «l’adesione allo Sprar ci consentirà di organizzare l’accoglienza  garantendo innanzitutto legalità, sicurezza e ordine ai nostri concittadini e  di ospitare i  richiedenti asilo in maniera costruttiva e valorizzante: insomma la comunità  di Baronissi parteciperà attivamente alla gestione dei richiedenti asilo che dal canto loro troveranno ospitalità sul territorio, senza subire il fenomeno».

Valiante conclude così:«Il consiglio comunale e ciascun suo componente hanno dimostrato, al di la dell’appartenenza politica, grande senso di responsabilità e spiccata sensibilità che conferma quanto Baronissi sia una città civile e tollerante». Con la ripartizione stabilita dal Ministero dell’Interno, Baronissi accoglierà 51 migranti.

Il Comune così fara da regia a realtà del terzo settore che coinvolgeranno nella gestione migranti, garantendo sicurezza e qualità con percorsi di inclusione sociale. Il vicesindaco racconta che: «A Baronissi non ci saranno ghettizzazioni, i migranti saranno sistemati in varie strutture del territorio e saranno costantemente seguiti da specialisti e mediatori culturali, per assicurare una reale integrazione. Siamo sicuri che i nostri concittadini sapranno dimostrarsi solidali con chi è fuggito da persecuzioni, guerre, torture e altre tragedie.

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