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Comune di Scafati, ecco i settori dove si spende piĆ¹ della media nazionale

SCAFATI. Sono giorni intensi per il commissario prefettizio dottor Vittorio Saladino. La politica scafatese si ĆØ ritrovata e fioccano proposte, idee, suggerimenti, come se il funzionario prefettizio avesse bacchetta magica. In realtĆ  le cose non stanno propriamente cosƬ, i conti di Palazzo Mayer sono in rosso, e come ben noto, nel 2015 si ĆØ finiti in pre dissesto.

Bisognava ritornare tra le linee e al momento non ĆØ ancora chiaro se lā€™obiettivo sia stato raggiunto nel 2016. Tagliare la spesa corrente, eliminare gli sprechi, ĆØ stato lā€™imperativo. Ma di soluzioni se ne sono viste ben poche, perchĆ© piĆ¹ che ottimizzare i costi, lā€™impressione ĆØ che si sia puntato a tagliare i servizi.

Primo fra tutti il sociale. Ma anche la manutenzione non gode di buona salute, e poi ci sono le voci di spesa che a Scafati sono piĆ¹ alte rispetto alla media nazionale. E il binomio ĆØ presto fatto: piĆ¹ costi, piĆ¹ tasse. PerchĆ© in Italia funziona cosƬ, se un servizio funziona male e costa tanto, piĆ¹ che risalire agli sprechi generanti il disservizio, si punta sempre a tagliare direttamente il servizio. E il piano ospedaliero frutto della bozza Zuccatelli prima e legge Caldoro poi, lo ha ampiamente dimostrato, lasciando la cittĆ  senza un pronto soccorso. Li chiamano ā€œtagli orizzontaliā€.

Gli sprechi

A Scafati gli sprechi non mancano, e sono concentrati in diversi servizi che adesso mostreremo. Tralasciando le opere incompiute, meritevoli di un capitolo a parte, bisogna prima chiarire che contrariamente alla media nazionale, la classe dirigente e la macchina amministrativa locale costa meno.

La Polizia municipale

Ed ĆØ presto detto, considerato che lā€™organico comunale ĆØ ridotto quasi alla metĆ  del fabbisogno, il corpo dei Vigili Urbani ĆØ un terzo del necessario e a prendere uno stipendio regolare sono solo sindaco e assessori, in quanto i consiglieri percepiscono un esiguo gettone di presenza. Non siamo di certo economisti, e allora, senza addentrarci negli interessi pagati dal Comune e generati dagli anticipi di cassa, o da prestiti contratti con banche e enti pubblici (che pure incidono in maniera esponenziale sul magro bilancio), esamineremo le voci di costo dei cosiddetti servizi essenziali. I dati sono quelli pubblicati sul sito ā€œsoldi pubblici.govā€ patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con la Banca Dā€™Italia

I costi dell’energia elettrica

Partiamo dal costo per lā€™energia elettrica. Sono anni che lā€™amministrazione ha cercato di ottimizzare i costi, ma lā€™unica soluzione arrivata era il Global Service, o meglio lā€™esternalizzazione totale, bolletta inclusa, della pubblica illuminazione. Un servizio che avrebbe comportato un appalto della durata ultradecennale. Sarebbe bastato forse, usare meglio i 40 milioni di euro di fondi Piu Europa e installare lampioni a risparmio energetico.

A Scafati nel 2016 la bolletta ĆØ costata 2,37 milioni di euro, con una media di 47,73 euro per scafatese. La media nazionale ĆØ pari ad euro 29,68.

Le spese per la pulizia

Alla voce ā€œServizi ausiliari e spese di puliziaā€ si registra un costo totale di 414mila euro, pari a 8,14 euro pro capite. Sporcano gli scafatesi, considerato che la media nazionale ĆØ pari ad euro 6,75. Si cresce adesso, parliamo dei costi per lo smaltimento rifiuti. Una voce amara per gli scafatesi, che pagano una delle imposte piĆ¹ alte della Regione. La piĆ¹ alta della provincia di Salerno. E che genera anche unā€™altissima percentuale di tributi evasi.

Smaltimento dei rifiuti

Nel 2016 il comune di Scafati alla voce ā€œcontratto per smaltimento rifiutiā€ (altro non ĆØ che quando viene corrisposto allā€™Acse) ha pagato 7,45 milioni di euro, pari ad euro 146 a testa per ogni scafatese. La media italiana ĆØ di euro 128. Per la ā€œsoddisfazioneā€ dellā€™ex consigliere comunale Marco Cucurachi, che da tempo porta avanti una sua personale battaglia contro la Geset, il ā€œcontratto di servizio per la riscossione tributiā€ ha registrato nel 2016 pagamenti per euro 874mila, pari a oltre 17 euro per scafatese. I nostri connazionali pagano in media 3,71 euro pro capite. Segno questo anche dellā€™alto tasso di evasione locale.

Le spese di giustizia

Infine le ā€œSpese per liti, patrocinio legaleā€. Nel 2016 il Comune ha emesso pagamenti per oltre 400mila euro (lā€™Avvocatura nel complesso costa perĆ² molto di piĆ¹) pari ad euro 7,88 per ogni scafatese. La media pro capite italiana ĆØ pari ad euro 3,19.

di Adriano Falanga per cronache delĀ salernitano

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