Politica

Conferenza Etica, Di Cunzolo: «Zara? Risolveremo in tribunale». E Cecilia annuncia un comizio

BATTIPAGLIA. Le prime crepe in maggioranza hanno abbattuto le mura delle segrete stanze della politica. Prima la diatriba con Fernando Zara in estate, poi i “mal di pancia” di alcuni fedelissimi del vicesindaco Ugo Tozzi, qualche screzio con singoli consiglieri e infine il durissimo J’accuse di Carlo Zara stanno disgregando la coalizione. E le fratture, che fino a qualche tempo fa venivano smentite dall’amministrazione comunale e con particolare veemenza dalla sindaca Cecilia Francese, oggi sono evidenti.

Ieri mattina, il coordinatore della coalizione di maggioranza Brunello Di Cunzolo ha tenuto una conferenza stampa presso la sede del movimento Etica in piazza Moro, al fianco della sindaca e cugina. «La questione con Zara si risolverà in tribunale – ha esordito Di Cunzolo – c’è un documento firmato dai membri della maggioranza che nega le sue accuse». In tale atto si smentisce che Di Cunzolo abbia posto in essere ingerenze nei confronti dell’amministrazione per la nomina di dirigenti o assessori, che abbia avuto un ruolo di gestione diretta delle scelte politiche o imposto decisioni all’assise o alla giunta, utilizzando metodi non democratici per liberarsi di avversari.

Tutte accuse che lo stesso Zara aveva lanciato al coordinatore della coalizione. Peccato che tale documento, la cui esistenza è stata rivelata venerdì sera in occasione di un dibattito su Sud Tv tra Di Cunzolo e Zara, non sia stato firmato da tutti i consiglieri della maggioranza. E la cosa ha creato dubbi sulla tenuta della coalizione, anche se Di Cunzolo si è affrettato a dire che «chi non ha firmato tale documento l’ha fatto solo per un rapporto d’amicizia con Zara e non perché ha scelto di venire meno al rapporto con la maggioranza.

Non c’è possibilità di crisi dell’amministrazione. Nessuno vuole abbandonare la linea politica». Che all’appello manchino i consiglieri Bruno Amendola e Francesco Marino, espressioni di Rivoluzione Cristiana (partito di riferimento dei fratelli Fernando e Carlo Zara), non crea scalpore. Fa specie, invece, l’assenza degli autografi dei consiglieriPino Bovi, alleato da anni di Francese, e di Antonio Sagarese. «Bovi non ha firmato perché è amico di Zara – ha spiegato Di Cunzolo – mentre Sagarese non riconosce il mio ruolo di coordinatore della coalizione e vuole un rapporto diretto con la sindaca. Affermano che, essendo stati eletti consiglieri, credono di comandare e non vogliono ragionare in un gruppo. Idea che a me non piace, ma non posso farci nulla. È una percentuale bassa». La sindaca Francese ha negato ogni frizione: «C’è una opposizione cattiva che gioca allo sfascio, ma noi andiamo avanti. In maggioranza c’è un gruppo compatto».

In merito alle tensioni che hanno interessato anche alcuni membri della giunta, in particolare l’assessore Marco Onnembo su cui ci sarebbe una richiesta di rimozione da parte di alcuni consiglieri, Francese ha detto che «siamo una squadra e andiamo avanti. La giunta ha la mia fiducia». Tuttavia, pare che a gennaio possa esserci un rimpasto dell’esecutivo. E la sindaca Francese, proprio per dimenticare le tensioni del Palazzo e ritrovare l’affetto della gente, terrà un comizio in piazza prima di Natale.

IL VIDEO INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA

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