Cronaca

Continuano le indagini dopo l’autopsia dell’operaio morto

CASTELLABATE. Molteplici fratture craniche e toraciche, nonché ferite da taglio alla gola ed agli arti inferiori. Sarebbe quanto emerso nel corso dell’autopsia effettuata ieri mattina dal medico legale Francesco Lombardo, presso il San Luca di Vallo della Lucania, sul corpo di Roberto Volpe, il 45enne operaio deceduto giovedì pomeriggio in un incidente di lavoro presso l’impianto di calcestruzzi Castelbeton a Castellabate.

All’esame autoptico hanno preso parte anche i consulenti tecnici di parte, i dottori Adamo Maiese e Marcello Alfinito. Svaniti anche i dubbi sulla dinamica della tragedia. L’operaio è deceduto perché travolto dalle spirali rotanti del macchinario Betonwash utilizzato per il recupero del calcestruzzo residuo e delle acque di lavaggio delle autobetoniere. Il macchinario si è attivato mentre l’operaio stava togliendo i residui incrostatisi vicino le spirali. Intanto, il quadro di comando della vasca è stato posto sotto sequestro dal Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro. Gli ispettori dello SPISAL, Giuseppe Rizzo e Gerardo Luongo, hanno inviato una relazione dettagliata al procuratore capo di Vallo della Lucania, Giancarlo Grippo, titolare dell’inchiesta. Top secret i contenuti. Sul fronte investigativo, l’unico indagato al momento è Alessandro Spinelli, fratello del sindaco Costabile Spinelli ed amministratore unico della nota azienda cilentana. Intanto, stamattina alle 9.30 l’intera comunità di San Mauro Cilento parteciperà ai funerali presso la chiesa dell’Addolorata.

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