Cronaca

Angri, “Contagiato e costretto a curarmi da solo”: la storia

Positivo al coronavirus e costretto a curarsi da solo cercando in rete il mix di farmaci da adoperare. Protagonista Agostino Ingenito

Positivo al coronavirus e costretto a curarsi da solo cercando in rete il mix di farmaci da adoperare, perché la rete dell’assistenza territoriale si è rivelata completamente inesistente. Protagonista Agostino Ingenito, presidente dell’Abbac (Associazione bed and breakfast ed affittacamere della Campania).

Positivo al coronavirus e costretto a curarsi da solo

Agostino Ingenito non sa dove si sia potuto contagiare. Il 24 ottobre si reca in un laboratorio privato per effettuare il tampone dopo aver accusato sintomi influenzali. Poi il verdetto. «Ho contratto il Covid e sinceramente non so come. Nessuna delle persone che lavora con me lo è, vivo da solo e non faccio da tempo vita mondana in via precauzionale. L’unica spiegazione che posso darmi è che mi sono servito della metropolitana di Napoli per raggiungere il mio ufficio, ma ho sempre fatto uso di mascherine e gel disinfettanti».

Ingenito si chiude si chiude in isolamento ad Angri e cerca di contattare il medico di base che per due giorni sarà irreperibile. Successivamente prova a mettersi in contatto con il Distretto 61 dell’Asl, ma non ottiene nessuna risposta.

La cura fai da te

«A quel punto ho fatto una ricerca on line per capire quali farmaci assumere: antibiotico, cortisone, tachipirina e siringhe di eparina. Ho chiesto il via libera a un amico medico e mi sono approvvigionato delle medicine grazie al supporto di un’amica». Insomma, in assenza di risposte, una cura fai da te, pagata a sue spese.

Fonte: Il Mattino

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