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Fondi per l’emergenza coronavirus a Battipaglia, Cucco Petrone scrive al sindaco Francese: “trasformiamo 419mila euro in un milione”

La città di Battipaglia ha ottenuto oltre 419mila euro per distribuire aiuti alimentari alle famiglie bisognose, durante l’emergenza coronavirus. Arriveranno entro martedì 31 marzo i fondi (circa 400 milioni di euro in tutta Italia) destinati ai Comuni per finanziare i buoni spesa e fronteggiare l’emergenza alimentare.

Battipaglia, 419mila euro dal governo per l’emergenza coronavirus

La tempistica è  nella versione definitiva dell’ordinanza della Protezione civile, che fissa anche i criteri di ripartizione delle risorse. L’80% del fondo sarà distribuito in base alla popolazione, e l’altro 20% si concentrerà nelle zone più povere in base al parametro della distanza fra il reddito pro capite del Comune e quello medio nazionale.

La lettera di Cucco Petrone

Sul modo di utilizzare i fondi destinati al Comune di Battipaglia, l’ex consigliere regionale Raffaele Cucco Petrone ha scritto una lettera aperta al sindaco Cecilia Francese.

Sindaca, il Governo nazionale ha destinato – per Battipaglia – oltre 419mila euro per gli aiuti alimentari alle famiglie che in questi giorni sono chiuse in casa, non lavorano e non hanno più nemmeno i soldi per il latte ai bambini – si legge nella lettera – Non sono pochi e se li saprete usare possono essere un ausilio immenso per i bisognosi. Ti consiglio di muoverti subito, con estrema celerità da domani mattina.

Mi permetto di darti pochi suggerimenti. Nomina subito un “gestore” di questo fondo. Uno che non c’entri nulla con la tua Giunta, magari uno che non abbia nulla a che vedere con la politica così nessuno potrà accusarvi di volervi “mettere in mostra”.

Cominci subito a lavorare a stretto contatto con i servizi sociali del Comune, ma non solo.
Il “gestore”… il “commissario”… di questo fondo (meglio ancora se esperto del terzo settore) prenda contatto con i supermercati e provi a far scattare una gara di solidarietà fra le varie catene perché aumentino del 5% del 10%, del 15% il valore dei “buoni spesa”.

Aprite un conto corrente sul quale i cittadini possano fare donazioni. Lancia una campagna in città: trasformiamo i 419mila euro in un milione“.

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